
Nostradamus (foto da web)
Firenze, 14 dicembre 2023 – Il 14 dicembre del 1503 nasceva in Francia colui che sarebbe diventato uno dei più famosi scrittori di profezie della storia: Nostradamus. In realtà Michel de Nostredame, questo il suo vero nome, di mestiere non faceva il chiaroveggente o il profeta, ma il farmacista e lo speziale, con la passione per la scrittura e per l’astrologia. Ne 'Le profezie', la sua opera più celebre, molti hanno letto, e riconosciuto, delle previsioni, in relazione a molti eventi che si sono poi effettivamente verificati. Tuttavia le sue profezie, volutamente enigmatiche, si prestano a diverse chiavi di lettura, e proprio per questo hanno dato origine a innumerevoli interpretazioni e dubbi. Ma da cosa derivava la sua capacità di indovino? E come fanno effettivamente alcune persone a prevedere il futuro? Una risposta è arrivata recentemente dalla scienza. Sono stati infatti scoperti nel nostro cervello i neuroni chiamati non a caso 'Nostradamus', capaci cioè di prevedere il futuro. Si trovano nella corteccia visiva, che elabora le informazioni sensoriali, e sono in grado di anticipare gli eventi futuri (ad esempio la traiettoria di un'auto mentre attraversiamo la strada) basandosi sulle esperienze del passato. Lo ha dimostrato uno studio olandese, pubblicato su Nature Communications dalla Radboud University di Nimega. Per scovare l'area del cervello che anticipa il futuro, i neuroscienziati hanno monitorato l'attività cerebrale di alcuni volontari impegnati a guardare un puntino bianco in rapido movimento da sinistra verso destra su uno schermo. Le immagini raccolte con la risonanza magnetica funzionale hanno dimostrato che, effettivamente, nel cervello si accende una serie di neuroni che rispecchia il movimento del puntino sul display. Questo fenomeno si verifica anche quando sullo schermo viene mostrato solo il movimento iniziale del puntino bianco nella parte sinistra dello schermo: a sorpresa, i neuroni della corteccia visiva si accendono non solo per rappresentare la reale posizione del puntino vista sullo schermo, ma anche il suo cammino previsto. "Questi risultati - spiega il coordinatore dello studio, Matthias Ekman - dimostrano che ci creiamo delle aspettative riguardanti gli eventi imminenti, e che la corteccia visiva può completare la sequenza anche sulla base di un input parziale". Il potere predittivo di questi neuroni è stato dunque confermato dagli esperimenti. "La corteccia visiva predice eventi anche quando spostiamo l'attenzione altrove", sottolinea Ekman. "Il fatto che la previsione sia indipendente dalla nostra attenzione, indica che probabilmente si tratta di un processo automatico".
Nasce oggi
Vinicio Capossela nato il 14 dicembre del 1965 ad Hannover. Oggi il noto cantautore, polistrumentista e scrittore compie 58 anni. Ha detto: “Le cose non smettono mai di lasciarti. Forse lo fanno perché sanno che devi procedere leggero, cercano di farti un favore”.