REDAZIONE CRONACA

Tav, "Fermatevi, scavare è una sciagura. Non fatevi ingannare dagli spauracchi"

Nuovo appello del Comitato No-Tav a Ferrovie, Comune e Regione

Tiziano Cardosi, leader dei No Tav, a un presidio lo scorso settembre

Firenze, 24 gennaio 2017 - Il comitato No Tunnel Tav di Firenze ha scritto una lettera all’ad di Fs Renato Mazzoncini, al sindacoNardella, al presidente della Regione Enrico Rossi per chiedere che, nella riunione a Roma di domani, si decida di abbandonare l’ipotesi, definita «sciagurata», di iniziare lo scavo dei tunnel sotto la città. Iniziare quello scavo, con tutti i problemi che il Comitato ha sempre denunciato, "sarebbe un disastro per la città e i suoi abitanti, soprattutto per quelli che vivono vicino ai tunnel, ma sarebbe anche la bara in cui chiudere la poca credibilità rimasta della politica toscana".

Il Comitato ricorda ancora "come i tanti spauracchi sventolati per far proseguire i lavori siano appunto solo spauracchi: le penali non ci sarebbero (lo ha detto lo stesso Mazzoncini poche settimane fa), non ci sarebbero rischi per i lavoratori se si appaltassero subito lavori davvero utili e necessari alla mobilità toscana, a cominciare dal potenziamento del nodo fiorentino che andrebbe subito a vantaggio dei treni pendolari". Altri argomenti, come il timore che "la Tav salti Firenze" non si devono nemmeno prendere in considerazione perché, si sottolinea, "sono figli o di una crassa ignoranza o di volontà di prendere in giro i cittadini cui ci si rivolge".

Nella lettera il comitato ricorda "che con le stesse risorse previste si potrebbero realizzare notevoli potenziamenti delle linee di superficie, compresi due nuovi binari – se proprio si vogliono – tra le stazioni di Campo Marte e Statuto; questo cambiamento non creerebbe alcun rischio di penali da pagare con la società che realizza l’opera. In questo senso crediamo conosciate bene l’ipotesi fatta dall’Università di Firenze di soluzione in superficie che tenderebbe a risolvere i problemi di fluidificazione del traffico ferroviario oltre che di realizzare, sulle strutture ferroviarie, un efficace servizio di trasporto metropolitano, come già aveva previsto negli anni ‘90 da Bernhard Winkler".

E denuncia "gravi carenze progettuali ben evidenziate anche nel procedimento di Via" nonché "un grave impatto con la falda. I sicuri danni agli edifici in superficie porterebbero ad una conflittualità estenuante tra cittadini e Fs. E la prevista stazione Av lontana oltre un chilometro dalla Stazione di Santa Maria Novella rappresenta una distorsione trasportistica per la città, porta alla separazione tra i flussi dei treni Av e il restante trasporto universale".