Nasce il mediatore tributario, salvagente in caso di verifiche fiscali

Una nuova figura professionale che aiuta aziende e professionisti prima e dopo i controlli e le eventuali contestazioni

Nasce la figura del mediatore tributario (foto d’archivio)

Nasce la figura del mediatore tributario (foto d’archivio)

Firenze, 1 marzo 2024 – Nasce una nuova figura professionale per affiancare aziende e professionisti nel corso di eventuali verifiche fiscali per suggerire la strada giusta per far valere i propri diritti. I numeri sono, in tal senso, significativi: fino a ottobre dello scorso anno, sono stati un milione e mezzo i controlli. Vale a dire 5.400 al giorno e 700 ogni ora: "Controlli – spiega il tributarista Massimo Manetti - che possono durare anche settimane e che devono essere affrontati con la giusta consapevolezza. Anche perché, molto spesso, le contestazioni nascono da una diversa interpretazione delle norme. Che possono dare adito a diversi sviluppi. Il mediatore tributario, la persona che viene ingaggiato dall'imprenditore in questo momento così delicato, serve proprio per argomentare questioni che non hanno una giurisprudenza consolidata".

Diritti del contribuente e lettura dei fatti contestati, questi dunque i compiti della nuova figura professionale nelle varie fasi del procedimento: "Dopo la visita in azienda delle autorità preposte -ricorda Manetti - parte del materiale raccolto viene inviato, in caso di accuse penali, alla Procura della Repubblica e parte all'Agenzia delle Entrate. Per difendersi, il contribuente ha 60 giorni di tempo ed è qui che noi, alla luce dei verbali emessi, ci interfacciamo a livello istituzionale per trovare una soluzione che, nel rispetto delle normative, possa soddisfare il cliente. Una giusta exit strategy che accontenti tutte le parti in gioco e possa far ripartire l'attività dell'azienda. Che contribuisce al sistema Italia. Il ruolo del mediatore tributario è insomma fondamentale perché si tratta di un professionista specializzato in materia e, quindi, capace di dare un corretto contributo alla soluzione delle problematiche che eventualmente possano emergere".

Resta tuttavia fondamentale la fase preventiva per evitare ogni tipo di problema. "Il mediatore tributario – chiosa Manetti - è utile, anche e soprattutto in questa fase. Basta adottare, con l'aiuto di un consulente preparato, semplici accorgimenti: tenere una corretta contabilità e registrare tutte le operazioni rilevanti, pagare le imposte in modo tempestivo e completo, effettuare verifiche costanti sulla propria situazione fiscale. Sono passi necessari per ridurre al minimo i controlli o comunque affrontarli nella massima serenità. Non serve ricorrere, come sento di sovente, ad alchimie o espedienti. Serve affidarsi a persone preparate che conoscano le leggi e i diritti del contribuente. Una giungla di normative che, da soli, nessuno può affrontare con efficacia. Spesso, del resto, gli imprenditori e i professionisti si trovano in situazioni complesse proprio per aver seguito consigli non corretti. Il compito del mediatore tributario è allora quello di indicare la strada giusta che, nel rispetto delle norme, possa garantire piena legalità e quindi azzerare i problemi nel contenzioso con il fisco".