
L'artista Giulia Cenci prepara la mostra “Tallone di ferro”
Firenze, 8 marzo 2021 - «I musei sono costretti a chiudere al pubblico? Allora apriamo le sale ai bambini delle scuole, a classi intere, per dare loro più spazio e più occasioni di crescita". Il Museo Novecento è pronto. L’emergenza Covid prosegue. E allora il direttore Sergio Risaliti, mentre presenta il programma delle attività del 2021, lancia la proposta per rendere la struttura di piazza Santa Maria Novella un luogo sempre più connesso alla vita della città. Il museo infatti non si ferma, anzi: all’interno si proseguono gli allestimenti, sperando che la pandemia si allenti e che le mostre, i laboratori e le performance, si possano svolgere dal vivo e non solo in streaming.
Per questo al piano terra si sta completando l’allestimento delle sculture di Giulia Cenci. Nell’ambito del progetto “Duel“, l’artista di Cortona ha scelto fra le opere della collezione permanente, il confronto con un bronzo di Arturo Martini, Chimera. “Tallone di ferro“ è il titolo della sua mostra, che dovrebbe aprire il 22 marzo e che realizza due opere site-specific, invadendo lo spazio con creature ‘mostruose’ nate dalle rovine di macchinari industriali e agricoli. Sono costruzioni metamorfiche in cui parti meccaniche evocano o si mescolano a dettagli anatomici, come in una sorta di Frankenstein o chimera. Sempre il 22 marzo è fissata l’inaugurazione di “Étoile”. Titina Maselli, Salvatore Ferragamo e il mito di Greta Garbo: accanto alla grande tela di Titina Maselli dedicata a Greta Garbo, che introduce nel mondo misterioso e magnetico della star, saranno esposte alcune calzature che Ferragamo creò per la diva (fino al 4 luglio 2021).
Infine, anche il 22 marzo, apre Paradigma. Il tavolo dell’architetto, nel loggiato al piano terra del museo, con "Gender GAP, a cura di Laura Andreini, una galleria allestita con i progetti e le maquettes di 20 architette internazionali. Ad aprile, ampio spazio al lavoro di artisti giovanissimi, tra cui il 12 aprile con Chiara Gambirasio (Bergamo,1996) e il suo progetto site-specific ideato per il ciclo Ora et Labora nel loggiato al primo piano del Museo.
A luglio, un nuovo appuntamento del ciclo Duel sarà invece dedicato a Vinicio Berti, di cui ricorre il centenario della nascita e di cui il Museo Novecento conserva un importante fondo di opere, frutto della donazione della vedova dell’artista. All’esposizione di un dipinto rimasto a lungo nei depositi, pressoché sconosciuto dalla critica, si affiancheranno la realizzazione di un volume dedicato a tutte le opere della Raccolta e l’organizzazione di un convegno. Settembre all’insegna di Jenny Saville. Dopo Henry Moore, di cui il Museo Novecento sta esponendo circa 150 opere tra disegni, incisioni e sculture, sarà la volta della personale dell’inglese Jenny Saville, tra le più apprezzate esponenti del movimento artistico britannico Young British artist. Tutto il programma su www.museonovecento.it