Toscana fase 2: per la movida altro weekend di controlli. Il punto città per città

Da Firenze a Pisa, monitorati anche con gli steward i centri nevralgici del divertimento

Steward nelle strade della movida a Firenze (New Press Photo)

Steward nelle strade della movida a Firenze (New Press Photo)

Firenze, 30 maggio 2020 - A dare una mano alle forze dell'ordine c'è il tempo, che nella serata tra venerdì e sabato non è stato clemente tra freddo e pioggia. Scoraggiando dunque tanti fan della movida. E comunque questo weekend 29-31 maggio resta sotto stretto controllo da parte di polizia, carabinieri, guardia di finanza, polizia municipale.

Che vigileranno sul regolare afflusso nei locali aperti di sera dove consumare un drink. Il tema resta quello degli assembramenti. che nello scorso weekend hanno creato più di un problema, con tante polemiche. Il tutto condito anche da un paio di risse i cui video hanno fatto il giro dei social e che hanno aumentato la tensione.

I Comuni corrono ai riparti per non farsi trovare impreparati. Tra controllo dei flussi, contapersone ma anche steward, che vigileranno fuori dai bar. Ecco la situazione nei vari capoluoghi.

Firenze

Prima uscita ieri per gli steward a Firenze, pagati dai locali (grazie anche al sostegno della Camera di commercio) e con il compito di informare sul rispetto delle norme per contenere la diffusione del Covid-19. Il debutto del piano anti assembramenti voluto da Palazzo Vecchio e dalle associazioni dei commercianti e approvato dal prefetto di Firenze Laura Lega è andato bene. Diversi anche gli agenti delle forze dell'ordine: non si sono registrati problemi, c'è stata piena collaborazione da parte dei cittadini e soprattutto dei più giovani. I controlli si sono concentrati sul corretto uso delle mascherine e sul distanziamento. Gli steward si sono posizionati nelle piazze più 'gettonatè della movida fiorentina come Santo Spirito, Sant'Ambrogio e borgo La Croce.

Prato

Una soluzione unica in Italia. Prato è una delle prime città in Italia in cui una misura per la frequentazione dei locali durante la Fase 2 è condivisa con i gestori. Il «No take-away dopo le 23» è infatti una proposta arrivata dal basso, dalle vie del centro e dall’esperienza di chi le vive la sera. Ed ora è stata inserita nell’ordinanza firmata dal sindaco Matteo Biffoni. Si tratta di una modalità che gli stessi proprietari dei locali hanno studiato e portato avanti per evitare gli assembramenti e la chiusura delle attività. Per evitare il ripetersi di assembramenti nei giorni più frequentati la proposta che è arrivata dalle categorie economiche è chiara: stop all’asporto di bevande dalle 23, dopo quest’ora il venerdì e il sabato si consuma solo seduti al tavolo», sottolinea il sindaco. Inoltre dal 10 giugno prenderà il via anche la pedonalizzazione di ampie parti del centro storico e la possibilità di ampliare il suolo pubblico per i locali, così che le attività possano lavorare in sicurezza. 

Pisa

Stop agli assembramenti e ai bivacchi di giovani e meno giovani buttati sui marciapiedi. E’ la ratio della nuova ordinanza del sindaco, Michele Conti, che decreta fino al 21 giugno lo stop alle 19 (e fino alle 24) della vendita da asporto delle bevande alcoliche, consente l’accesso nelle piazze Vettovaglie e Sant’Omobono solo a chi ha effettuato preventivamente la prenotazione nei locali, e consuma con il servizio al tavolo, e impone la chiusura delle attività commerciale alla mezzanotte (consentendo agli esercenti mezz’ora in più per liberare il suolo pubblico) istituendo una zona rossa che comprende quasi tutto il centro cittadino. Il prefetto ha intensificato i controlli anche in provincia per prevenire ogni tipo di assembramento.  

Lucca

Movida-Cenerentola, pronta a lasciare la festa a mezzanotte, per volontà degli esercenti stessi. Torna infatti anche questo weekend, a partire oggi e fino a domenica, l’iniziativa lanciata lo scorso fine settimana da un gruppo di locali notturni del centro storico di Corso Garibaldi e dintorni, e piazza San Michele e dintorni, che prevede la chiusura anticipata volontaria dei locali stessi a mezzanotte, decisa dai rispettivi titolari. L’iniziativa vedrà come detto i gestori dei locali chiudere l’attività in anticipo di 2 ore rispetto a quanto loro consentito nelle sere di venerdì, sabato e domenica. A questa misura verrà affiancata la presenza all’esterno dei locali di steward che vigileranno sul rispetto delle prescrizioni e per evitare assembramenti. Personale, questo, pagato privatamente dai gestori dei locali.