ALESSANDRO ORFEI
Cronaca

La maledizione dei cantieri, muore cadendo dal capannone: l’ispezione finisce in tragedia

L’infortunio ieri mattina, perde la vita un geometra di 44 anni che abitava a Gualdo Tadino. Cede la copertura del tetto: un volo da quasi sei metri che non gli ha dato via di scampo

I soccorsi (Foto di repertorio)

Gualdo Tadino (Perugia), 29 maggio 2024 – La scia di sangue delle vittime del lavoro continua. L’ultima è Gaetano Ruiz De Ballesteros, 44 anni, geometra di Gualdo Tadino, morto ieri mattina dopo un volo di circa sei metri.

Si trovava sul tetto di un capannone a Modena, quando la copertura ha ceduto sotto i suoi piedi e lui si è schiantato a terra. L’uomo era in una struttura in disuso, in via Monti, all’angolo con via Barchetta, nell’ex sede della Gls dove sono in corso lavori di recupero dell’immobile. Il geometra stava effettuando un sopralluogo per poi avviare i lavori sulla copertura del capannone insieme ad alcuni colleghi quando, all’improvviso, la copertura ha ceduto.

Gaetano è precipitato al suolo, nella parte interna del capannone. I colleghi hanno cercato di raggiungerlo, anche le sue condizioni sono apparse subito gravi. Immediato l’allarme che ha portato sul posto il 118 con l’automatica e l’ambulanza. Per l’uomo non c’era però nulla da fare: è morto sul colpo a causa dei traumi nell’impatto. Sono accorsi anche gli agenti della volante di polizia che si occupano delle indagini e gli esperti dell’Ispettorato del lavoro: andrà ricostruita la dinamica dell’incidente.

Gli operatori dovranno anche verificare se la vittima fosse stata dotata dei necessari strumenti di sicurezza, come l’imbracatura. L’uomo lavorava appunto per una ditta esterna. La salma è stata trasferita in medicina legale a disposizione dell’autorità giudiziaria.

Si tratta di una tragedia che ha colpito la comunità gualdese dove la famiglia era molto conosciuta. Gaetano lascia la compagna Valeria e la figlia di soli 4 anni. Era anche il più grande di altri tre fratelli, due uomini e una donna, impegnati in città e nel sociale. Colpita la comunità, con il sindaco Massimiliano Presciutti che, non appena ha appreso la notizia della tragedia, ha raggiunto la casa della famiglia.

“Una tragedia e un dolore che colpiscono tutta la comunità cittadina. Non ci sono parole - spiega Presciutti - Per descrivere una cosa del genere l’ennesimo ingiustificato e ingiustificabile incidente sul lavoro. Sono letteralmente distrutto. Faremo di tutto ciò che serve per stare vicino alla famiglia".

Sono già cinque i morti dall’inizio dell’anno in Umbria, una emergenza che non si ferma. A Perugia, pochi giorni fa, la Uil aveva organizzato un flashmob portando in centro storico 110 bare di cartone (110 come il numero di morti negli ultimi 5 anni nel Cuore verde d’Italia) per chiedere più sicurezza. "Una nuova tragedia colpisce la nostra regione sul fronte delle morti sul lavoro - ha dichiarato ieri il segretario generale Uil Maurizio Molinari –. Un umbro, 44enne, ha perso la vita cadendo da un tetto mentre stava svolgendo il proprio lavoro di geometra. Il nostro grido d’allarme, che abbiamo concretizzato portando in piazza a Perugia 110 bare, diventa ancora tristemente attuale nell’ennesima pagina di una carneficina con l’ultima vittima, un uomo pieno di sogni che lascia la compagna e una figlia piccola. Il cambio di passo è quanto mai necessario, lo chiediamo alla nostra Regione, attraverso la piattaforma unitaria dei sindacati, ma anche al Governo, che deve prendere coscienza di quanto questa sia ormai una emergenza tremenda. Non ci sono più lacrime o parole per sottolineare la gravità della vicenda".

“Siamo nel 2024 e la prima causa di morte in edilizia e tra chi opera in contesti edili è ancora la caduta nel vuoto. Non si può morire così, non si può accettare che l’enorme disponibilità di misure e sistemi di sicurezza non siano utilizzate per fare in modo che un lavoratore possa tornare a casa", tuonano i sindacati (Fillea-Cgil Modena, Filca-Cisl Emilia Centrale e Feneal-Uil di Bologna, Modena e Ferrara).