
Massa, 18 settembre 2023 – Quando ha saputo che il suo impiego in azienda sarebbe terminato alla fine del mese è precipitato in un baratro da cui purtroppo non si è più ripreso. I colleghi hanno provato a contattarlo, ma il suo telefono era sempre spento e non c’era più traccia nemmeno dei suoi profili sui social network. E così sabato sera uno di loro, con il cuore in gola, è partito da Viareggio, dove da alcuni mesi lavorava l’uomo, un 46enne originario del sud Italia che viveva a Massa, ed è andato a cercarlo direttamente a casa.
Facendo la tragica scoperta: il loro collega aveva deciso di togliersi la vita lasciando impressi i suoi ultimi pensieri e le sue ultime angosce in un lungo messaggio trovato poi dagli agenti di polizia all’interno dell’abitazione. L’ipotesi, in base ai primi rilievi, è che si sia tolto la vita dodici ore prima, quindi sabato mattina, assumendo una massiccia dose di barbiturici. Sarà comunque l’autopsia a far luce su una tragedia a cui nessuno avrebbe mai pensato. Sotto choc sia i colleghi che i vicini di casa, inclusi i proprietari dell’appartamento in cui il 46enne viveva in affitto più o meno da un anno. Quest’ultimi, così come i vicini, hanno raccontato alla polizia di averlo visto per l’ultima volta venerdì mattina mentre portava a spasso il suo adorato cagnolino, che l’uomo ha poi affidato a un’altra persona probabilmente la sera prima di porre fine alle proprie sofferenze. Era stato uno dei vicini, sabato intorno alle 20,30, ad affacciarsi alla finestra per chiedere spiegazioni a chi stava suonando con una certa insistenza, ma invano, il campanello del 46enne. Si trattava come detto del collega dell’uomo, il quale non si dava pace per quel lungo silenzio inspiegabile.
A quel punto i vicini, preoccupati anche loro quando hanno visto la macchina dell’uomo parcheggiata nelle vicinanze, hanno provato a chiamarlo al telefono e a bussare alla finestra – l’appartamento si trova al piano terra – ma senza ottenere risposta. Avendo trovato però la finestra semi-aperta – il 46enne la lasciava sempre così per far entrare aria per il cane e il gatto che custodiva – uno di loro è riuscito a spostare la zanzariera, scorgendo purtroppo in lontananza l’uomo riverso a terra ai piedi del letto. Con il cuore in gola hanno subito avvertito i soccorsi. I primi a giungere sul posto sono stati i vigili del fuoco, i quali sono entrati in casa grazie alle chiavi fornite dai proprietari constatando che per il 46enne non c’era ormai più nulla da fare. Subito dopo sono intervenuti anche la polizia e l’automedica per tutti i rilievi del caso. Incluso il ritrovamento del lungo messaggio, poi sequestrato dagli inquirenti, con cui l’uomo ha spiegato i motivi del tragico gesto, indicando inoltre la persona a cui aveva affidato la custodia del cane, mentre il gatto è stato subito adottato da un vicino.
Nelle prossime ore è atteso l’arrivo dei familiari, ai quali spetterà la straziante procedura di riconoscimento del loro caro, il ritiro dei suoi oggetti personali e il trasferimento della salma per il funerale.