Arezzo, 21 maggio 2025 – Monte San Savino ricorda l’Heysel: 40 anni dopo, un evento per non dimenticare
Il Comune di Monte San Savino è orgoglioso di invitare la cittadinanza a una serata di profonda riflessione e memoria in occasione del 40° anniversario della tragedia dell’Heysel. L'evento, dal titolo “Heysel 1985 – 2025. 40 anni. Oltre il ricordo, la conoscenza e la consapevolezza”, si terrà mercoledì 28 maggio alle ore 21 presso il Teatro Verdi di Monte San Savino. Ingresso libero.
Il 29 maggio 1985, allo stadio Heysel di Bruxelles, la finale di Coppa dei Campioni tra Juventus e Liverpool si trasformò in un incubo: una carica degli hooligan inglesi nel Settore Z provocò il crollo di un muro e la morte di 39 persone, per la maggior parte tifosi italiani. Un momento drammatico della storia sportiva europea, che ancora oggi rappresenta una ferita aperta nella memoria collettiva.
Ospite della serata sarà Lino Rossi, sopravvissuto del Settore Z, testimone diretto di quella tragedia. Aveva 27 anni quando partì in auto con due amici, bandiera bianconera cucita dalla madre, per seguire la Juventus in quella che doveva essere una festa. Ma a Bruxelles, la festa divenne incubo.
“Se non avessi lasciato la macchina fotografica in hotel, sarei morto. Mi avrebbe fatto da zavorra. Mi ha salvato l’istinto”, racconta oggi, a distanza di quattro decenni, ancora segnato nel profondo da quella giornata. Da allora, la folla lo spaventa: “Soffro di demofobia. Non vado più nemmeno al Palio di Siena”.
Lino Rossi porterà la sua preziosa testimonianza, accompagnato da altri ospiti d’eccezione:
Andrea Lorentini, Presidente dell’Associazione tra i Familiari delle Vittime dell’Heysel
Francesco Conti, fratello di Giusy Conti, una delle vittime
Francesco Caremani e Luca Serafini, giornalisti e scrittori che hanno approfondito la tragedia con coraggio e precisione
Modera la serata il giornalista Luigi Alberti
L’evento non è solo un momento di commemorazione, ma un’occasione per trasformare il dolore in consapevolezza, il ricordo in conoscenza. Perché come ricorda lo stesso Rossi: “Quando ero schiacciato dalla folla, senza più scarpe, con il sangue di un ragazzo in faccia, ho pregato. Poi ho visto l’Atomium in cielo, sopra la curva opposta. E ho capito che la mia vita non sarebbe mai più stata la stessa”.
Il Comune di Monte San Savino, insieme ad Azienda Speciale Monteservizi, promuove questa serata come parte integrante di un impegno civile e culturale per trasmettere alle nuove generazioni una memoria viva, capace di costruire coscienza e responsabilità.
Teatro Verdi, ore 21 – Mercoledì 28 maggio 2025 Ingresso libero