MAURIZIO COSTANZO
Cronaca

28 febbraio 2005, diciassette anni fa la morte di Mario Luzi: l’ultimo poeta ermetico

Tradusse Shakespeare, è stato più volte nella rosa dei Nobel e Ciampi lo nominò senatore a vita

Mario Luzi

Firenze, 28 febbraio 2005 - “Poeti non ce ne sono tanti nel mondo, ne nascono tre o quattro soltanto in un secolo” sosteneva Alberto Moravia. Uno, tra i più grandi del Novecento, nacque a Firenze il 20 ottobre 1914, Mario Luzi.

Le tappe del suo percorso poetico sono intimamente legate all’esperienza drammaturgica, in raro equilibrio tra recitativo e canto. Il suo itinerario esistenziale e artistico, che si è sempre mosso tra rigorosa esplorazione del dolore umano e costante apertura alla fiducia e alla speranza, si è tradotto in versi straordinari consegnati alla storia. L’ultimo grande protagonista della stagione dell’Ermetismo, protagonista del dibattito civile e politico del Paese, nel 2004, a novant’anni, venne nominato Senatore a vita dall’allora Presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, per i suoi altissimi meriti nel campo letterario che hanno dato lustro all’Italia. Si spense dopo pochi mesi, il 28 febbraio 2005.

A perenne memoria, è stata posta una lapide nel Pantheon degli Italiani, la basilica di Santa Croce di Firenze, cuore della memoria condivisa del Paese. Dove si trova il cenotafio di Dante Alighieri, oltre alle tombe e ai monumenti funebri dei Grandi, tra cui Machiavelli, Michelangelo, Foscolo, Galileo e Vittorio Alfieri. Una vita attraversata poeticamente e spesa nell’impegno civile quella di Luzi, che è stato accademico, drammaturgo e critico. Tradusse, tra gli altri, Shakespeare e Coleridge, fu più volte nella rosa dei Nobel. Cosa resta della sua poliedrica opera? È lui stesso a spiegarlo in ‘Autoritratto’, l’ultimo libro al quale si è dedicato. Nella breve introduzione condensò la nuda e molteplice essenza del suo testamento: “Del mondo, della vita che da sempre in te hanno premuto perché tu le esprimessi, per essere detti e comunicati ai tuoi fratelli. Che cosa è rimasto delle tue molte pagine? Un sentimento di sconforto interrotto e alternato da una conquista dell’anima e della conoscenza: che la piccolezza consentita all’uomo rispetto alla grandezza impensabile della vita sia sentita misericordiosamente e accettata con umiltà”.

Nasce oggi

Dino Zoff nato il 28 febbraio 1942 a Mariano del Friuli. Oggi è il giorno degli 80 anni di un mito: Zoff è stato infatti uno dei portieri più importanti della storia del calcio, vincitore sia degli Europei del 1968 che dei Mondiali del 1982, con la Nazionale che ha allenato dal 1998 al 2000.