Maltempo, la Toscana si fa sentire: "In ginocchio anche noi. Per la ricostruzione soldi subito"

Sempre più forte il pressing della Regione e dei Comuni sul governo. Il ministro Musumeci: "Valutiamo se concedere lo stato di emergenza". E il conteggio dei danni continua: "Servono 12 milioni solo per le frane"

Firenze, 25 maggio 2023 - L’allerta meteo resta, la preoccupazione per i danni pure, ma l’Alto Mugello spera di poter almeno beneficiare delle risorse economiche legate allo stato di emergenza nazionale. A manifestare ottimismo è il presidente della Toscana, Eugenio Giani, dopo che il ministro per la Protezione civile, Nello Musumeci, ha parlato delle attività in corso nelle Marche e in Toscana "ai fini di deliberare lo Stato di emergenza anche in questi due territori". "Le parole del ministro sono coerenti con i colloqui intercorsi - ha detto il governatore - e rappresentano la giusta attenzione verso aree che hanno subito pesanti conseguenze per le precipitazioni della settimana scorsa".

"In Toscana i Comuni coinvolti sono Firenzuola, Palazzuolo sul Senio, Marradi e San Godenzo, in provincia di Firenze. L’acqua caduta è la stessa che ha determinato i gravissimi danni in Romagna e i fiumi sono i medesimi: il Lamone, il Santerno, il Senio. Per fortuna i lavori fatti da Regione, Comuni e Consorzi di bonifica hanno evitato esondazioni, ma abbiamo quasi 200 frane. La dichiarazione di emergenza nazionale ci consentirebbe di lavorare con risorse che la Regione e gli enti locali non hanno". L’iter prevede i sopralluoghi dei tecnici inviati dal Ministero, in corso ieri e oggi nella Romagna Toscana. Poi, a esprimersi, probabilmente la prossima settimana, sarà il Consiglio dei ministri. "È fondamentale che l’Alto Mugello sia inserito nel decreto sullo stato di emergenza nazionale", ha detto il sindaco di Firenze e della Città metropolitana, Dario Nardella. "Occorreranno molte risorse: la Città metropolitana è pronta a metterle, ma non basteranno, per cui è fondamentale un supporto regionale e nazionale. Al momento, il conto delle frane è salito a più di 200, di cui circa 70 sulle strade provinciali. Siamo pronti a intervenire in somma urgenza su alcune, in particolare la regionale 302. C’è un monitoraggio costante, sapendo che non siamo ancora usciti definitivamente dal maltempo. La cosa positiva è che non ci sono più persone isolate".

Anche il consigliere regionale Giovanni Galli (Lega) e il segretario provinciale del Carroccio, Federico Bussolin, hanno fatto un sopralluogo a Firenzuola. "Le criticità sono di assoluta gravità - ha detto Galli - specialmente per i collegamenti, praticamente inesistenti, con il versante romagnolo. Le frane sono una sessantina, con una stima di 12 milioni di euro di danni, cifra probabilmente destinata a raddoppiare. Occorrerà un tempestivo e duplice intervento, regionale e nazionale". Certo è che quantificare i danni non significa solo verificarli, bensì pensare a quanto sarà necessario spendere per sanarli e per ridisegnare le strade.

Il sindaco di Marradi, Tommaso Triberti, lo sottolinea in modo chiaro: "Intanto si sta procedendo con le riaperture delle strade. Poche ormai sono quelle inaccessibili ai mezzi di soccorso. Poi passeremo a mettere in sicurezza i tracciati con gli interventi che partiranno nei prossimi giorni. Infine, la ricostruzione vera, per la quale è indispensabile essere inseriti nello stato di emergenza nazionale. Perché i costi saranno esorbitanti". E non c’è solo da rifare le strade: "Stiamo cercando di stimare i danni alle attività produttive, a cominciare dall’agricoltura, e sono spaventosi. Sono tanti i castagneti colpiti: una perdita impareggiabile per un territorio che ha nella castanicoltura il suo fiore all’occhiello". Infine, Triberti pensa alla ferrovia: "La tratta verso la Romagna deve riaprire al più presto, per noi è vitale". Danni economici, danni all’agricoltura: "Le immagini dell’Alto Mugello sono impressionanti per gli effetti della devastante alluvione dei giorni scorsi: viabilità interrotta, movimenti franosi con instabilità dei versanti, danni alle colture che riguardano prevalentemente i comuni di Marradi, Firenzuola, Palazzuolo sul Senio e parte San Godenzo", sottolinea il direttore di Confagricoltura Firenze, Marco Anchinico.

"Occorre che siano avviate in tempi rapidi le opere di messa in sicurezza delle aree, di ripristino della viabilità e delle infrastrutture e siano rese disponibili risorse per le aziende agricole danneggiate al fine di proteggere le attività economiche ed i lavoratori, attraverso la sospensione di ogni onere fiscale, previdenziale e del rimborso dei finanziamenti, fermo restando che saranno necessari anche ristori più puntualmente quantificabili nei prossimi giorni". Intanto, il meteo resta incerto. La Protezione civile regionale ha emesso un codice giallo per rischio idrogeologico e temporali forti fino alle 22 di stasera, per tutta la Toscana.