Lotta alle infiltrazioni mafiose in Toscana. Nuova spaccatura in Regione

Dopo le due relazioni finali della commissione di inchiesta, ancora rottura: nessun documento comune

Un’immagine delle verifiche svolte dai carabinieri della Dia nell’inchiesta Keu

Un’immagine delle verifiche svolte dai carabinieri della Dia nell’inchiesta Keu

Firenze, 14 luglio 2022 - «Costruire una banca dati per il monitoraggio dei conferimenti di rifiuti speciali; attivare accordi con le prefetture per la prevenzione; potenziare il fondo anti usura; prevedere il sostegno alle associazioni di categoria contro l’ingresso della criminalità". Sono alcune delle proposte avanzate da Pd e Iv nella relazione finale della commissione d’inchiesta del Consiglio regionale sulle infiltrazioni mafiose in Toscana, che ha approfondito anche la vicenda Keu, finita al centro di una complessa inchiesta. Un documento diverso da quello delle opposizioni e che ha portato a un’analoga spaccatura nel voto: la risoluzione con cui i consiglieri di Pd e Italia Viva hanno detto di condividere "integralmente la relazione di maggioranza sui lavori della Commissione" è stata infatti approvata a maggioranza, con il no di Lega, FdI, Fi e M5S. In compenso, sono stati votati alcuni atti delle opposizioni: un ordine del giorno di Irene Galletti (M5S) emendato dal Pd per creare "strutture di supporto alle commissioni, ai fini del loro potenziamento"; un Odg illustrato da Elena Meini (Lega) per "aggiornare sullo stato delle bonifiche i Comuni e la comunità toscana"; un terzo documento illustrato sempre da Elena Meini per garantire maggiori risorse ad Arpat.

Sempre nella relazione della maggioranza si sostiene che il cosiddetto emendamento Keu, abrogato all’unanimità dal Consiglio regionale il 25 maggio scorso e finito all’attenzione della Dda di Firenze, ha seguito un percorso "rispettoso delle procedure regolamentari vigenti" e che la sua presunta illegittimità "non può essere stabilita a priori", sussistendo semmai "nel momento in cui è dichiarata dalla Corte Costituzionale" e comunque "non ha mai trovato applicazione". Non sono mancate le polemiche delle opposizioni. «Dopo mesi e mesi, siamo riusciti finalmente a parlare delle relazioni della Commissione d’inchiesta sulle infiltrazioni mafiose – hanno scritto Elena Meini (Lega), Alessandro Capecchi (Fdi) e Marco Stella (Fi) -. Peccato che al dibattito non abbiano partecipato l’assessore Monni e il presidente Giani. Esprimiamo però soddisfazione perché, seppur emendate, tre nostre proposte sono state condivise dalla maggioranza: per chiedere di potenziare Arpat, di avere un’informazione puntuale sul numero dei siti contaminati dal Keu e sull’avanzamento della bonifica, nonché di avere un personale adeguato per le Commissioni regionali. D’altro canto, tutte le persone ascoltate in questi mesi hanno evidenziato come la Toscana sia terra d’infiltrazioni mafiose: i lavori di questa Commissione non sono quindi un punto di arrivo, ma di partenza".