Livorno, calciatori arrestati: "Violenza sessuale". I testimoni e gli smartphone, il punto

Il caso dei due atleti dell'Us Livorno (Serie D) finiti ai domiciliari per un presunto stupro di gruppo avvenuto nel marzo 2022. Sono Mattia Lucarelli e Federico Apolloni

Livorno, 20 gennaio 2023 - La Squadra Mobile di Livorno ha bussato alle porte di casa dei due calciatori nella giornata di venerdì 19 gennaio. Con un'accusa che lascia la città sotto choc: "Violenza sessuale di gruppo". E' un fulmine a ciel sereno quello che si abbatte sull'Us Livorno, la squadra di Serie D nata dalle ceneri dell'As Livorno del presidente Spinelli dopo il fallimento del team amaranto che era arrivato fino in Serie A.

Federico Apolloni, a sinistra, e Mattia Lucarelli
Federico Apolloni, a sinistra, e Mattia Lucarelli

Le indagini: acquisiti anche video e foto degli smartphone / Il precedente: il caso Portanova

Mattia Lucarelli

Mattia Lucarelli, 23 anni, figlio di un ex giocatore del Livorno iconico come Cristiano Lucarelli e Federico Apolloni, 22 anni, sono indagati per presunta violenza sessuale di gruppo che sarebbe avvenuta a Milano. E sono stati arrestati e posti ai domiciliari dopo le indagini svolte dalla Squadra Mobile del capoluogo lombardo.

L'avvocato di Mattia Lucarelli: "E' devastato e incredulo"

Le accuse

Ad accusarli una studentessa americana. Secondo la sua versione Lucarelli e Apolloni insieme ad altre tre persone avrebbero abusato della ragazza dopo una serata in discoteca. I fatti risalirebbero al marzo 2022, quando Apolloni era già nel Livorno ma Mattia Lucarelli, approdato alla società amaranto nell'estate 2022, giocava nella Pro Sesto di Sesto San Giovanni. 

Una vicenda che velocemente si diffonde in città. Lucarelli e Apolloni, entrambi livornesi, sono due dei volti più importanti della società del presidente Toccafondi. "Nel rispetto del lavoro degli inquirenti auspichiamo nell'estraneità ai fatti di Mattia e Federico", dice la società in un comunicato. 

Cosa è successo

La vicenda risale appunto a quasi un anno fa. Secondo le accuse Lucarelli, Apolloni e altre tre persone avrebbero conosciuto la ragazza statunitense in una discoteca. La giovane acconsente poi a essere riaccompagnata a casa. Ma qui, secondo le ricostruzioni della Squadra Mobile, il piano cambia. I calciatori avrebbero portato la ragazza in un appartamento per poi compiere gli abusi sessuali. 

La denuncia

La presunta vittima va nei giorni seguenti alla polizia e denuncia il fatto, indicando alle forze dell'ordine i responsabili. Iniziano le indagini. La ragazza fornisce alle forze dell'ordine una serie di video e foto di quella sera. Il pm Alessia Menegazzo guida le indagini. Il gip, anche nell'incidente probatorio che viene svolto con la presunta vittima, ritiene credibili le parole. "Ho detto no, più volte, non volevo nessun rapporto con loro, ma non si sono fermati". Queste le parole della ragazza. Che avrebbe conosciuto Lucarelli, Apolloni e le altre tre persone quella sera stessa, appunto in un locale, dove lei era con un gruppo di amici. 

Il gip

«Le modalità con cui è stata compiuta la violenza - si legge nell'ordinanza del gip Sara Cipolla - appaiono particolarmente allarmanti e denotano la spregiudicatezza degli indagati, in quanto risultano suscettibili di essere utilizzate dagli stessi in innumerevoli altri episodi», si legge nell'ordinanza, dove viene definito «non sussistente il pericolo di inquinamento probatorio» e sottolineata la possibilità di reiterazione della violenza sessuale. Gli inquirenti hanno messo insieme vari elementi: ci sarebbero testimonianze ma anche foto e video di quella sera, forniti dalla ragazza.

Una notizia che colpisce i tifosi. Mattia Lucarelli è il figlio di una gloria amaranto come Cristiano Lucarelli, il volto e la guida carismatica dell'ultimo grande Livorno, quello dell'ex presidente Spinelli, che giocò in Serie A ma conquistò anche un posto in Europa. Anni mitici, con Cristiano Lucarelli rimasto nell'immaginario collettivo come il bomber che aiuta la sua città a tornare in alto.

Un personaggio, Cristiano Lucarelli, amato e discusso anche per la sua fede politica di sinistra. Dopo aver lasciato il calcio giocato è iniziata la sua carriera da allenatore. L'ultima esperienza alla Ternana, da cui è stato recentemente esonerato. E l'amore per l'amaranto è stato trasmesso anche al figlio, che appunto poi l'estate scorsa è approdato al Livorno. 

«La notizia degli arresti ai domiciliari dei due calciatori ci lascia sgomenti anche perché e di una gravità assoluta - dice il sindaco di Livorno Luca Salvetti - La riflessione è scontata - ha aggiunto il sindaco - dobbiamo sapere cosa è successo realmente e gli inquirenti con le indagini e la ricostruzione ci metteranno nelle condizioni di conoscere puntualmente l'accaduto».