La Street Art entra agli Uffizi: è la prima volta

E’ l’autoritratto realizzato dal britannico Endless . Raffigura l’autore con la celebre coppia dell’arte contemporanea Gilbert & George

Endless

Endless

FIRENZE E’ la Street Art che non fa più scandalo, oppure sono i musei che ormai hanno aperto anche ai fenomeni più contemporanei e più provocatori? Sta di fatto che la Galleria degli Uffizi ha accolto ieri nella sua collezione l’autoritratto del “contestatore“ Endless. Per la verità si tratta di uno dei più noti street-artist britannici, da tempo conosciuto per il suo lavoro al fianco di importanti brand della moda. Ma in qualche modo la sua donazione apre un’epoca. Endless, che proprio in queste settimane dipingerà un murales a Cortina D’Ampezzo per i Mondiali di Sci Alpino, è arrivato ieri agli Uffizi per donare il suo autoritratto che lo raffigura insieme a Gilbert & George, ossia i due artisti inventori delle “living sculptures”, le sculture viventi. L’opera, a tecnica mista, raffigura lo street artis insieme alla celebre coppia dell’arte contemporanea, all’interno del loro studio. La fotografia originale è scattata dal fotografo londinese Noel Shelley secondo le direttive di Endless. "Nella sua arte Endless propone una fusione originale tra punk e pop – spiega il direttore degli Uffizi, Eike Schmidt –, che nell’autoritratto si estende all’arte concettuale. Osservando le collezioni storiche degli Uffizi vediamo come i granduchi Medici fossero avidi di accaparrarsi le ultime novità, anche le più ardite, prodotte sulla scena artistica. E quindi penso che oggi sarebbero felici di vedere l’opera di Endless entrare nelle raccolte che loro hanno con tanta cura iniziato e incrementato, secoli fa". Endless, che ama tutta l’arte compreso quella antica, non nasconde la gioia per il suo ingresso nell’"Olimpo" dei grandi artisti: "E’ un onore che la mia opera d’arte venga aggiunta alla collezione degli Uffizi - ha detto –. Gli artisti che provengono da un background di arte di strada sono raramente riconosciuti dai musei più prestigiosi, in particolare quelli con tale caratura storica e culturale. La street art, dopotutto, è arte in sè e contiene un significato storico per la nostra epoca e per le persone comuni che la vivono e si muovono al suo interno. Spero che i visitatori del museo si interessino a questo nuovo genere di opere d’arte". Il critico d’arte Pasquale Lettieri ha spiegato che "Endless elabora le sue dilatazioni simboliche, passando dal pennello allo spray, dal lusso al pop, e fa specchiare due perfezioni diverse, mettendo insieme il museo e la strada, il moderno e il postmoderno".