MAURIZIO COSTANZO
Cronaca

24 maggio 1915, l’Italia entra in guerra. Le storie di chi disse no al fronte

In migliaia cercarono di non andare a combattere. I National Archives di Londra hanno pubblicato le lettere di implorazione che venivano spedite alle autorità, quasi sempre respinte

La Grande Guerra, foto ripresa dall'Ansa dalla Fondazione Moderni

La Grande Guerra, foto ripresa dall'Ansa dalla Fondazione Moderni

Firenze, 24 maggio 2024 - L'estate del 1914 segnò l'inizio della Prima guerra mondiale. Il più grande conflitto mai visto prima di quel momento, una carneficina che coinvolse quasi tutti i continenti, gran parte delle nazioni e dei loro abitanti, cambiandone per sempre il destino. L'Italia entrò in guerra nel 1915, il 24 maggio. Paese povero e impreparato, si trovò presto in trincea per difendere il proprio territorio. Per ragioni più o meno nobili, migliaia di britannici cercarono di non andare a combattere sui fronti della Prima guerra mondiale. Fra loro c'erano gli obiettori di coscienza, i padri di famiglia e quelli che cercavano di imboscarsi. I National Archives di Londra hanno pubblicato le lettere di implorazione che venivano spedite alle autorità, chiedendo un esonero, ma che quasi sempre venivano respinte. Degli 8791 casi trattati dal tribunale del Middlesex, solo 26 richiedenti vennero del tutto esentati dal servizio militare mentre ad altri 581 vennero dettate tutta una serie di condizioni per non partecipare al conflitto. L'elenco delle giustificazioni è molto lungo: si va dall'obiezione di coscienza, alle malattie vere o presunte, ai problemi familiari. C’è anche il caso limite della moglie di un tale Percival Brown, che nel 1916 aveva scritto al tribunale chiedendo di non partire a causa di una ferita alla schiena. Ebbene la donna, probabilmente di nascosto, inviò un'altra lettera ai giudici, in cui chiedeva esattamente il contrario, ovvero di chiamare alle armi il consorte. La corte la accontentò: Percival dovette 'scontare' i suoi problemi di coppia in guerra. Uno dei casi che più colpiscono è quello della signora Kate Shallis, che vide uno dopo l'altro i suoi figli cadere sui diversi fronti, dall'Oceano Atlantico all'Impero ottomano. Quando il quinto e unico figlio rimasto in vita, John, doveva partire, lei chiese che almeno lui venisse risparmiato. E così accadde: John Shallis è morto anziano, nel 1975. In un altro caso Harry Harris, 35enne proprietario di un negozio a Londra, affermò che non poteva lasciare la sua attività perchè senza di lui rischiava il fallimento. In questo caso gli concessero solo un mese di proroga per organizzare i suoi affari e poi anche lui dovette indossare la divisa.

Nasce oggi

Bob Dylan nato il 24 maggio del 1941 a Duluth. Una pietra miliare per la musica e la letteratura: Bob Dylan oggi compie 83 anni. L’artrite non gli permette di tenere in mano la chitarra, così da anni suona appoggiandosi al pianoforte elettrico. Enigmatico oggi come 60 anni fa, quando sbarcò a New York per suonare nei locali fumosi del Village. Ha detto: “Attenzione ai muri del bagno che non hanno scritte”.