Informazione, prevenzione e sostegno: una rete per i disturbi alimentari

La Giornata Nazionale del Fiocchetto Lilla è stata contraddistinta da un flash mob con ottanta ragazzi e ragazze

agazzi

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Arezzo, 16 marzo 2023 – Ottanta ragazzi e ragazze in piazza per sensibilizzare sui disturbi del comportamento alimentare. L’occasione è stata fornita dalla Giornata Nazionale del Fiocchetto Lilla che, giunta alla dodicesima edizione, è tornata a focalizzare l’attenzione su queste problematiche attraverso uno strumento di forte impatto pubblico quale il flash mob. La Asl Toscana Sud Est e il centro Auryn dell’Istituto di Agazzi, insieme al Liceo Coreutico “Piero della Francesca” e alla cooperativa Progetto5, hanno fatto rete con il comune intento di informare, prevenire e indicare percorsi di sostegno sui disturbi alimentari che emergono in età sempre più precoce a partire anche dalla scuola primaria e che interessano prevalentemente il sesso femminile, andando a sconvolgere diversi ambiti relazionali, scolastici, lavorativi e sociali.

La volontà di raggiungere un target di adolescenti secondo i principi della peer education ha stimolato l’organizzazione di un flash mob in piazza San Jacopo che ha coinvolto circa ottanta giovani studenti del Liceo Coreutico in una coreografia terminata con l’esposizione del messaggio “Oltre lo specchio, amarsi dentro”. L’iniziativa è stata arricchita dalla distribuzione di materiale informativo realizzato dalla Asl Toscana Sud Est per illustrare le varie tipologie di disturbo alimentare e per spiegare come si manifestano da un punto di vista clinico e psicologico, indicando le modalità per chiedere aiuto e per riceverlo attraverso percorsi multidisciplinari. «La Giornata Nazionale del Fiocchetto Lilla - spiega la dottoressa Sara Badii, responsabile del centro Auryn, - è stata una significativa occasione per informare e per invitare a chiedere aiuto. Riteniamo sempre più importante fare rete sul territorio per strutturare modelli di prevenzione e riabilitazione psico-nutrizionale volti ad accogliere e a prendersi cura della sofferenza che si sposta sul corpo passando dal cibo e dal peso con comportamenti patologici».