Indebito contributo Covid, sequestro di oltre 130mila euro a imprenditore

Operazione della Guardia di Finanza coordinata dalla Procura. La misura di sostegno rientrava nel decreto "Rilancio"

Fatturati al setaccio delle fiamme gialle

Fatturati al setaccio delle fiamme gialle

Firenze, 3 agosto 2021. La Guardia di Finanza sequestra oltre 130mila euro ad un imprenditore operante nella compravendita di auto, che secondo gli inqurenti ha indebitamente percepito il contributo a fondo perduto previsto dal decreto legge “Rilancio”. La misura era stata introdotta per sostenere le imprese in difficoltà a causa della pandemia. Le fiamme gialle hanno eseguito un sequestro preventivo per un valore di oltre 130mila euro, disposto dal gip, Antonella Zatini, su richiesta del sostituto procuratore Ornella Galeotti. Dai controlli sui beneficiari di contributi a fondo perduto percepiti per l’emergenza epidemiologica, la Tenenza di Pontassieve ha rilevato alcune anomalie nella domanda avanzata dall’imprenditore poco dopo il lockdown e motivata da una cospicua differenza di fatturato tra aprile del 2019 e quello del 2020. Nella domanda, però, era stato indicato un volume d’affari anomalo ad aprile 2019 le relative fatture erano state inserite nel 2020, a più di un anno di distanza e poco prima della richiesta di contributo. Poi non solo è emersa mancanza di documentazione contabile, ma alcuni destinatari delle fatture hanno anche negato di aver avuto rapporti commerciali con l'imprenditore, che è stato quindi denunciato alla Procura di Firenze per l’indebita percezione.