Bimba morta in A12: andava in vacanza con i genitori. L'incidente e il lutto

La tragedia tra Versilia e Massa: in auto padre, madre e un’altra figlia. La vettura va in fiamme dopo un tamponamento, la piccola sbalzata fuori

La rimozione della vettura dopo il tragico incidente sull’A12 (Foto Umicini)

La rimozione della vettura dopo il tragico incidente sull’A12 (Foto Umicini)

Massa, 2 settembre 2022 - Fino a un attimo prima dello schianto Jod Hachami Alaoui, 5 anni ancora da compiere, si guardava intorno con gli occhi grandi e innocenti dei bambini, scrutando dal finestrino della macchina – su cui viaggiava con il resto della famiglia, padre, madre e una sorellina di 10 anni – ora le nuvole, ora le altre auto in viaggio. Poi il buio.

Erano circa le 10.30 di ieri mattina quando sull’A12 Genova-Livorno tra il casello della Versilia e quello di Massa si è alzata una densa colonna di fumo nero. L’auto a bordo della quale Jod e la sua famiglia, abitanti a Reggio Calabria, stavano viaggiando verso Genova, dove si sarebbero imbarcati per una vacanza in Marocco loro terra d’origine, si era ribaltata e nella carambola aveva preso fuoco. Forse una manovra errata, forse un colpo di sonno: secondo le prime ricostruzioni – ma la dinamica resta da chiarire ed è al vaglio della stradale – l’auto della famiglia avrebbe tamponato quella che la precedeva, innescando l’incidente. La piccola Jod è stata sbalzata fuori dell’abitacolo, un medico piemontese in transito sull’autostrada si è precipitato a soccorrerla, iniziando a praticare le manovre di soccorso in attesa dei militi. Era stato anche allertato l’elisoccorso Pegaso, ma per la bambina non c’è stato niente da fare ed è spirata sotto il sole caldo di settembre.

Sul posto subito due ambulanze di Croce Verde Pietrasanta e Misericordia Viareggio, due automediche e gli uomini della stradale oltre a quelli di Salt per la viabilità. Il grido di dolore straziante lanciato dalla mamma, non appena ha realizzato che la sua creatura era deceduta, ha squarciato l’aria. Padre, madre e sorellina di 10 anni sono stati portati all’ospedale delle Apuane dove sono entrati con un codice giallo. Per loro escoriazioni, traumi agli arti inferiori e superiori ma soprattutto un forte e comprensibile choc. I mezzi sono rimasti incolonnati per oltre due ore – il transito è ripreso poco prima delle 13 – mentre serpeggiavano apprensione e sgomento per le sorti della famiglia e le condizioni della piccola Jod non appena si è diffusa la notizia del gravissimo incidente.

Intanto i vigili del fuoco del comando di Massa Carrara, sede centrale e il distaccamento di Viareggio del comando di Lucca in supporto, hanno spento l’incendio dell’auto della famiglia e messo in sicurezza l’altra vettura incidentata, a bordo della quale viaggiavano un uomo e una donna.

Entrambe le macchine sono poi state sequestrate e ora sono a disposizione della procura di Massa Carrara. Il tratto autostradale è stato chiuso alla circolazione sia in direzione nord che in direzione sud per consentire le operazioni di soccorso con l’atterraggio del Pegaso, al termine del quale la carreggiata sud è stata riaperta al transito. Due ore e poco più, durante le quali il tempo sembrava essersi fermato. Camion e auto – tantissimi turisti – immobili per chilometri, in un’atmosfera surreale.

Poi all’improvviso: "Qualcuno lassù davanti è ripartito". E allora si rientra velocemente in auto, si riparte e riparte anche il tempo. Un pensiero rivolto alla bambina che ha perso la vita nell’incidente, mentre le auto sfilano davanti alla carcassa di quella incendiata.