Incendio in Maremma, popolazione in fuga da Cinigiano

Le fiamme interessano centinia di ettari: il vento le ha spinte fino al centro abitato. Una notte di paura

Grosseto, 25 luglio 2022 - La Toscana e l’Umbria nella morsa del fuoco, un flagello che non accenna a finire. Un grosso incendio è scoppiato intorno alle 13 al Crocino, nel comune di Cinigiano (Grosseto) bruciando bosco, macchia e campi coltivati. In serata la situazione è peggiorata su un fronte di centinaia di ettari: "La situazione è molto critica. Tutto il paese è stato evacuato. Chi autonomamente ha deciso di andarsene e chi su nostro consiglio. In pericolo c’è anche l’abitato di Castiglioncello Bandini". Lo ha detto Romina Sani, sindaco di Cinigiano, alle pendici dell’Amiata, in Maremma, interessato da un grande fronte di fuoco che sta bruciando gran parte della vegetazione e bosco circostanti. Il paese è circondato dalle fiamme e il fumo rende irrespirabile l’aria. L’incendio sarebbe partito dalla zona di Granaione, nel comune di Campagnatico. Sul posto stanno operando quattro Canadair e elicotteri della Regione.

I soccorsi sono scattati dopo l’avvistamento diretto di un’apposita vedetta sul Monte Labbro, il sistema regionale è intervenuto velocemente su quello che poi si è rivelato come un grande incendio boschivo. Quando sono scoppiate le fiamme si trovavano a dieci chilometri dal centro abitato di Cinigiano, ma il vento in poche ore l’ha spinto fin sotto il paese. Alle 18.30 il fronte delle fiamme si era esteso in direzione di Castiglioncello Bandini. Si è proceduto prima all’evacuazione di alcuni poderi e poi alle case del centro abitato e di diversi agriturismi. Quattro elicotteri e due aerei Canadair sono stati impegnati per ridurre il fronte dell’incendio. Molti abitanti di Cinigiano hanno lasciato il paese. C’è preoccupazione perché molti campi coltivati sono dotati di cisterne di carburante per le macchine agricole.

Anche l’Umbria continua a bruciare. Vigili del fuoco, mezzi aerei, volontari, personale del Comune, squadre dell’agenzia forestale sono al lavoro da sabato notte per domare un vasto incendio a Montebufo di Preci, in Valnerina: il fronte del fuoco ha interessato circa cento ettari di bosco e radura, arrivando a marciare in direzione delle case di Abeto. Di fronte al rischio che il rogo potesse avanzare in modo incontrollato è scattata la procedura di emergenza nell’area più critica: evacuate per alcune ore le famiglie che risiedono ad Abeto, poi fatte rientrare nel corso della notte quando il fronte del fuoco sembrava essere tornato sotto controllo. In azione i vigili del fuoco di Norcia, Spoleto, Perugia, Sellano e hanno operato un Canadair (in serata ne è stato richiesto un secondo) e due elicotteri. Altro incendio a Capitone di Narni, dove sono dovute intervenire tre squadre dei vigili del fuoco e un Canadair.

Per fronteggiare l’emergenza incendi si è mossa la Regione Toscana: messi a disposizione oltre 1 milione e 650 mila euro di risorse statali per la manutenzione dei boschi così da prevenire il rischio incendi. Arrivano nell’ambito della Strategia nazionale per le aree interne per la prevenzione e il contrasto degli incendi boschivi e andranno destinati proprio a 38 interventi perlopiù di carattere selvicolturale collocati nelle tre Aree interne individuate nel 2014-2022 cioè "Casentino e Valtiberina", "Garfagnana-Lunigiana-Mediavalle del Serchio-Appennino Pistoiese" e "Valdarno-Valdisieve-Mugello-Val Bisenzio". Grazie ai nuovi fondi saranno adeguate e potenziate le infrastrutture. "Una notizia che non poteva arrivare più opportuna - ha detto la vicepresidente della Regione Stefania Saccardi - mentre si stanno verificando eventi drammatici come quello che stiamo vivendo a Massarosa e Cinigiano".