In soccorso di fragili e anziani. Assunzioni e soldi per aiutare le persone non autosufficienti

Assegnati alla Regione 180 milioni per il periodo 2022-204. In arrivo 63 nuovi assistenti sociali, saranno potenziati gli interventi di ’sollievo’ alle famiglie. Si tratta sulla quota sanitaria per le Rsa

Anziani

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Firenze, 12 aprile 2023 –  Da un lato 180 milioni di euro per la non autosufficienza. Dall’altro un incontro con i gestori delle Rsa toscane, che dovrebbe portare entro un mese a un accordo con la Regione. Giornata di novità, ieri, in Toscana, per l’assistenza a persone non autonome, fragili e anziane. In mattinata è stato presentato infatti il "Piano regionale per la non autosufficienza 2022-2024" recentemente approvato dalla giunta e illustrato dal governatore Eugenio Giani, dall’assessora al sociale Serena Spinelli e dal direttore di Anci Toscana, Simone Gheri. Attraverso il Fondo per le non autosufficienze, sono stati assegnati alla Toscana 180 milioni di euro in tre anni, formalmente dal 2022 al 2024, anche se la quasi totalità degli stanziamenti partirà ora: i servizi del 2022 sono infatti stati sostenuti con risorse diverse.

In cosa consiste il Piano

Tra le novità, l’assunzione di 63 assistenti sociali da impiegare nella presa in carico delle persone. I fondi serviranno poi a garantire i Leps, i livelli essenziali delle prestazioni sociali, che includono tutta l’assistenza domiciliare e quella integrata con i servizi sanitari. Verranno potenziati gli interventi sociali "di sollievo", richiesti dalle famiglie soprattutto in alcuni periodi dell’anno e scatterà una riorganizzazione del Pronto badante, attivo dal 2016, per il supporto informativo e un iniziale sostegno economico.

In base al nuovo Piano, l’incrocio fra domanda e offerta verrà migliorato in collaborazione con l’Agenzia regionale toscana per l’impiego, anche grazie a quasi 3.000 assistenti familiari accreditati in questi anni. Verrà sostenuto l’adattamento domestico, che punta a rendere funzionali le abitazioni funzionali di chi soffre di disabilità o patologie, mentre circa 2,2 milioni di euro andranno ai "Progetti di vita indipendente". Confermato anche il sostegno a "In Aut" (indipendenza e autonomia) di cui, nell’ultimo triennio, hanno beneficiato, tramite bando, quasi mille persone, nell’80% dei casi tra i 18 e i 44 anni. "I capisaldi del Piano sono tre – ha evidenziato l’assessora Spinelli - migliorare la qualità, quantità e appropriatezza delle risposte assistenziali a favore delle persone non autosufficienti, con disabilità e anziane; promuovere un sistema fondato sulla prevenzione; favorire percorsi per la vita indipendente, la domiciliarità e lo sviluppo delle autonomie". "Sostenere le persone anziane e non autosufficienti è una priorità anche per i Comuni", ha detto il direttore di Anci Toscana, Gheri. "Grazie alla collaborazione con la Regione, vogliamo essere sempre più capillari".

Il rapporto con le Rsa

Passi avanti intanto sul fronte del rapporto fra Regione Toscana e Rsa, dopo tanti mesi di tensioni e proteste. Ieri, i rappresentanti delle associazioni dei gestori hanno incontrato il presidente Giani, con l’obiettivo di arrivare entro un mese a un accordo. "È stato un incontro molto positivo – ha detto il governatore – che ci ha permesso di entrare concretamente nei vari temi. Prima di tutto ci sono 23 milioni di fondi europei che potranno essere destinati a ristrutturazioni antisismiche ed energetiche. Come Regione ci siamo poi dichiarati disponibili a sostenere la formazione degli Oss, che potrà essere organizzata a livello toscano dalle stesse strutture. Insieme lavoreremo a un tetto massimo per la costruzione di nuove Rsa, per evitare che le aperture mettano in crisi le strutture esistenti. Infine stiamo potenziando le sinergie con i Comuni, lavorando sulle problematiche relative all’Iva per le cooperative e all’Irap e ridefinendo le rette". Su quest’ultimo punto, la Regione aveva già dato la disponibilità ad aumentare la quota sanitaria da 53,32 euro al giorno a 54. Adesso si sarebbe arrivati a 55 euro, ma i gestori chiedono di più. Un aiuto potrebbe arrivare dai Comuni, attraverso un eventuale incremento della loro partecipazione alla quota sociale (oggi è al massimo di 53,50 euro al giorno, ma la maggior parte stanzia cifre nettamente inferiori).

In cerca di accordo

In cambio, la Regione chiede alle Rsa un accordo tombale che azzeri i vari contenziosi, inclusi quelli sull’adeguamento Istat. "Apprezziamo molto questo incontro e l’impegno del presidente Giani", spiega Franca Conte, presidente di Arat, Associazione residenze anziani Toscana. Siamo però ancora lontani da un accordo che vada bene a tutte le parti. I contenziosi valgono diversi milioni di euro e la situazione delle Rsa è drammatica, anche a causa dei rincari. Ci aggiorneremo fra 15 giorni, sperando di arrivare a una soluzione condivisa".