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In autostrada a 150 km/h, la novità allo studio del Governo (che fa discutere)

Altroconsumo ha fatto delle stime: più svantaggi che vantaggi. Si riducono i tempi di percorrenza, ma aumentano inquinamento e rischio incidenti

In autostrada a 150 km/h, la novità allo studio del Governo (che fa discutere)

Firenze, 18 aprile 2023 – L'idea del vicepresidente del Consiglio e ministro dei Trasporti Matteo Salvini è quella di aumentare a 150 chilometri orari il limite di velocità su alcuni tratti delle autostrade, quelle dove il rischio di incidentalità è basso. In realtà il codice della strada prevede già la possibilità di elevare in autostrada il limite di velocità, in particolare sulle tratte a tre corsie per ogni senso di marcia e dotate di tutor, anche se al momento è vietato ovunque viaggiare oltre il limite dei 130 chilometri orari.

In Italia i tratti autostradali a tre o più corsie sono circa 2mila chilometri, oltre il 28% della rete totale, e quelli controllati dai tutor sono 1.550 chilometri. La novità potrebbe interessare l'A1 Milano-Napoli, l'A4 Milano-Brescia, l'A26, l' A14 Bologna-Bari e la A30 Caserta-Salerno. Altroconsumo ha elaborato alcune stime, individuando vantaggi e svantaggi dell'aumento del limite di velocità a 150 chilometri orari.

I vantaggi: tempi di percorrenza più brevi

La possibilità di innalzare in alcune tratte autostradali il limite di velocità da 130 a 150 chilometri orari avrebbe dei benefici sui tempi di percorrenza. Prendendo in considerazione l’esempio della A4, nella tratta Milano-Brescia, viaggiando a 130 si percorrebbero i 75 chilometri in circa 34 minuti e 30 secondi. Viaggiando invece a 150, si impiegherebbero 30 minuti, con un risparmio di 4 minuti e mezzo.

Gli svantaggi: più inquinamento e più incidenti

Secondo Altroconsumo, però, gli svantaggi sono ben più numerosi, e si possono sintetizzare nei seguenti due:

  1.  aumento dei consumi di carburante, direttamente collegato all’aumento delle emissioni di inquinanti. Sopra i 120 chilometri orari, e indicativamente ogni 10 chilometri orari di velocità in più, si consuma circa il 10% di carburante in più (valore che può variare in base alle caratteristiche della vettura). Passando da una velocità di 130 a una di 150 , si va a un consumo di carburante più alto del 20%. Ad esempio, un’auto che a 130 chilometri orari consuma 8 litri ogni 100 chilometri, viaggiando a 150 consumerà circa 9,7 litri. Conseguentemente, l’aumento dei consumi porterebbe ad innalzamento delle emissioni di Co2 direttamente proporzionale al consumo di carburante, cioè 10% in più di emissioni ogni 10 chilometri di velocità in più. Quindi, viaggiando a 150 anziché a 130, si può stimare, dice Altroconsumo, un aumento delle emissioni di Co2 del 20%.  
  2.  impatto negativo sulla sicurezza stradale. Viaggiando ad una velocità più sostenuta come quella di 150 chilometri orari servono oltre 40 metri in più per arrestare completamente il veicolo in caso di necessità. Bisogna inoltre considerare che, all’aumentare della velocità, cresce la possibilità che l’auto sbandi e che si possa perdere il controllo in caso di un rapido e brusco input sul volante. In autostrada una manovra di questo tipo potrebbe essere necessaria, ad esempio, quando bisogna reagire prontamente a un cambio di corsia non segnalato e improvviso da parte di un altro conducente. In aggiunta, all’aumentare della velocità, si riduce il cosiddetto “cono visivo” del conducente, cioè la sua visione periferica. Sarà quindi più difficile percepire rischi o pericoli che provengono lateralmente e reagire adeguatamente.Infine, in caso di incidente autostradale, il fatto che esso avvenga viaggiando a 150 chilometri orari comporta potenzialmente danni maggiori per tutti i veicoli e le persone coinvolte: infatti l’energia cinetica di un veicolo che viaggia a quella velocità è molto maggiore di quella che lo stesso veicolo avrebbe viaggiando a 130 .