MICHELE BRANCALE
Cronaca

Il sogno di Floribert Bwana Chui: "Mettere alla stessa tavola i popoli del mondo"

Domenica 15 giugno verrà beatificato. Ucciso a Goma, a 26 anni, per aver bloccato il passaggio di generi alimentari deteriorati. Delegazioni anche dalla Toscana

Floribert Bwana Chui

Floribert Bwana Chui

Firenze, 14 giugno 2025 - Mantenere il cuore pulito, non tradire i poveri, restare fedele a Gesù. Meglio morire piuttosto che accettare i soldi della corruzione, per far passare partite avariate di cibo. No, non per un giovane di Sant'Egidio che crede al Vangelo e sogna, come ricordano i suoi amici, di “mettere alla stessa tavola i popoli del mondo”. E questo giovane, funzionario della dogana in Congo, alla frontiera col Ruanda, è stato ucciso nel 2007 a 26 anni per il rifiuto di fare male e di prendere soldi in cambio. Si chiamava Floribert Bwana Chui, era nato il 13 giugno 1981 a Goma. Si era fatto vicino con Sant'Egidio ai Maibobo, espressione swahili per indicare i “bambini di strada”, spesso senza nessuno, senza scuola, senza affetti. Floribert se ne prendeva cura personalmente, li faceva studiare, coinvolgeva tanti amici in questo sogno di cambiamento, sul quale avrebbero ironizzato i mandanti del suo omicidio attraverso emissari: “Non penserai mica tu di cambiare il Congo”. E invece sì. Si cambia prendendosi cura degli altri, come faceva lui. Un bambino ha raccontato: “Non ero mica della sua famiglia, ma lui veniva a cercarmi... si preoccupava di me”.

Domenica 15 giugno Floribert verrà beatificato a Roma, in una liturgia solenne, alle 17.30, nella basilica di San Paolo Fuori Le Mura, presieduta dal cardinale Marcello Semeraro, prefetto del Dicastero per le Cause dei Santi. Parteciperanno anche numerosi rappresentanti della Chiesa congolese, tra cui mons. Willy Ngumbi, vescovo di Goma, e il cardinale Fridolin Ambongo, arcivescovo di Kinshasa, altri vescovi congolesi, centinaia di rappresentanti delle Comunità di Sant’Egidio dal Congo e da altri paesi africani, come Benin, Burundi, Costa d’Avorio, Malawi, Mozambico, Senegal e Togo. Alcuni di loro sono già arrivati a Roma, dove domenica è attesa la partecipazione di migliaia di persone, con delegazioni provenienti anche da Asia e America, oltre che dall’Italia e dall’Europa. Anche da Firenze e della Toscana rappresentanti della Comunità di Sant'Egidio parteciperanno alla cerimonia.

Sarà un momento di grande intensità, che unisce l’Africa e l’Europa nel ricordo di una vita giovane, spezzata dal male ma illuminata dalla fede. "Rendiamo grazie per la testimonianza di fede e santità di questo giovane, che condivideva la vita della Comunità nell’amore per i poveri e nella protezione dei più piccoli - si legge in una nota - Floribert, funzionario della dogana alla frontiera con il Ruanda, attivo da quando era universitario nella Scuola della Pace di Sant’Egidio a Goma, si rifiutò di far passare, in cambio di soldi, carichi di cibo avariato che avrebbero messo a rischio la vita dei più poveri". Per questo, nel luglio del 2007, "venne torturato e ucciso a soli ventisei anni".

Il suo martirio “in odio alla fede” è stato riconosciuto nel novembre scorso da Papa Francesco aprendo la strada alla beatificazione, in quanto legato alla corruzione e al culto del denaro ad ogni costo, che inquina il futuro e le speranze dell’Africa. La sua resistenza al male è un segno di speranza e di resurrezione per la martoriata regione del Kivu, attraversata da anni da una dolorosa guerra civile, aggravatasi negli ultimi mesi, ma anche per tutti i giovani del continente che rappresentano la grande maggioranza della sua popolazione.

Nel corso della sua visita nella Repubblica Democratica del Congo, Papa Francesco, il 2 febbraio 2023, lo aveva ricordato così allo stadio dei martiri di Kinshasa: "Un giovane come voi, Floribert Bwana Chui, a soli ventisei anni, venne ucciso a Goma per aver bloccato il passaggio di generi alimentari deteriorati, che avrebbero danneggiato la salute della gente. Poteva lasciare andare, non lo avrebbero scoperto e ci avrebbe pure guadagnato. Ma, in quanto cristiano, pregò, pensò agli altri e scelse di essere onesto, dicendo no alla sporcizia della corruzione. Questo è mantenere le mani pulite, mentre le mani che trafficano soldi si sporcano di sangue. Se qualcuno ti allungherà una busta, ti prometterà favori e ricchezze, non cadere nella trappola, non farti ingannare, non lasciarti inghiottire dalla palude del male. Non lasciarti vincere dal male, non credere alle trame oscure del denaro, che fanno sprofondare nella notte. Essere onesti è brillare di giorno, è diffondere la luce di Dio, è vivere la beatitudine della giustizia: vinci il male con il bene!".

“Se dovessi avere qualche problema”, disse Bwana Chui a un'amica, “prendi il Vangelo e leggilo. Ti consolerà e ti darà gioia” Sulla sua figura sono stati composti canti, dipinti quadri e raccolte nuove testimonianze in un video inedito e in un podcast realizzato dai Giovani per la Pace della Comunità, disponibili sul sito www.santegidio.org insieme ad altre informazioni. Per l’occasione è anche uscito un libro, Il Vangelo della gratuità. Floribert Bwana Chui, giovane martire africano per il XXI secolo di Francesco de Palma (ed. San Paolo). Dello stesso autore 'Il prezzo di due mani pulite' (ed. Paoline) con la presentazione di Andrea Riccardi. La celebrazione sarà trasmessa in streaming sul sito e sulla pagina Facebook di Sant’Egidio oltre che dal canale YouTube di Vatican News, da Padre Pio TV (canale 145 DT), Telepace (canale 75 DT) e KTO (francese)