Fausto Gresini e quel legame col circuito del Mugello: "Pista difficile, ma troppo bella"

All'autodromo toscano Gresini si sentiva sempre un po’ il padrone di casa, era il palcoscenico perfetto per raccontare al mondo l’Italia del motociclismo

Fausto Gresini con Simoncelli al Mugello

Fausto Gresini con Simoncelli al Mugello

Firenze, 23 febbraio 2021 - “Ci vediamo da Gresini”. Che poi fosse per un caffè, un piatto di pasta all’ora di pranzo o molto più semplicemente per bere una birra, contava davvero poco. L’importante era essere lì, ritrovarsi lì, dove Fausto, dopo aver chiuso una sessione di prove, aver studiato i tempi in pista dei suoi ragazzi, si regalava e regalava mezz’ore di belle chiacchierate. E’ questa la scena, la più particolare, la più intima, che lega e legherà per sempre Fausto Gresini al Mugello. Già perché, chiunque, per una qualsiasi ragione abbia avuto la fortuna di poter girare o frequentare il paddock della posta toscana, al motorhome di Fausto passava sempre.

Gresini e il Mugello erano un qualcosa di unico. “Pista difficile, ma bella, troppo bella, fantastica”, l’aveva definita una volta incrociando un gruppone di fans che lo aspettavano per una foto, un autografo, una battuta. E al Mugello, Fausto si sentiva sempre un po’ il padrone di casa. Le battute e il cuore romagnolo accanto all’ironia dei fiorentini, dei ‘toscani’, come ci definiva lui. Fausto e Melandri, Fausto e Capirossi e soprattutto Fausto e Simoncelli, il teatro del Mugello era il palcoscenico perfetto per raccontare al mondo che l’Italia del motociclismo è qualcosa di unico e irripetibile.

Carmelo Ezepleta, numero uno di Dorna, premia Gresini al Mugello (foto)

Carmelo Ezepleta, numero uno di Dorna, premia Gresini al Mugello