Gli Sbandieratori di Arezzo a Sarajevo

Il 5 giugno Mostar ospiterà uno spettacolo degli Sbandieratori di Arezzo accompagnati da una presenza istituzionale della città aretina

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Arezzo, 5 giugno 2024 –  Una straordinaria partecipazione - circa 800 ospiti - ha accompagnato il ricevimento dell'Ambasciata d'Italia a Sarajevo celebrativo della Festa della Repubblica, anche quest'anno ospitato nel palazzo storico della «Casa delle Forze Armate». Il successo e l'apprezzamento suscitato dall'evento, anche in chiave mediatica, ha confermato la piena centralità della presenza italiana in Bosnia Erzegovina, ulteriormente amplificata dalla costante azione di sostegno svolta dall'Italia a favore delle prospettive europee del Paese balcanico. Presenti al ricevimento tutte le diverse articolazioni del panorama istituzionale della Bosnia Erzegovina. Di particolare significato anche la partecipazione della Capo negoziatore dell'UE per la Bosnia Erzegovina, Valentina Superti. Nel suo intervento, l'Ambasciatore Di Ruzza ha auspicato un compatto impegno delle forze politiche del Paese nell'implementare l'agenda di riforme europee, sulla scia della decisione del Consiglio europeo del 21 marzo favorevole all'apertura dei negoziati di adesione («è un'opportunità storica, non coglierla sarebbe un grave errore, soprattutto guardando alle nuove generazioni»). L'Ambasciatore ha inoltre valorizzato le varie componenti del Sistema Italia in Bosnia Erzegovina, esprimendo un particolare ringraziamento ai militari della missione EUFOR per l'impegno a mantenere nel Paese un ambiente sicuro e protetto. Sottolineata anche l'importanza delle comunità italiane di storico insediamento in Bosnia-Erzegovina (omaggiato per il suo pluriennale impegno il Signor Bruno Palestra), dei rapporti economici bilaterali, dei progetti di cooperazione allo sviluppo e della società civile, nonchè del ruolo dei funzionari italiani stabilmente residenti per coordinare progetti o twinning europei (menzionato in particolare l'iniziativa EU4FAST di contrasto all'immigrazione clandestina). Ribadito dall'Ambasciatore Di Ruzza anche il valore fondamentale della diplomazia culturale italiana, anche in chiave di sostegno ai percorsi di riconciliazione nazionale, come testimonia l'impegno al rilancio del progetto «Ars Aevi». Anche quest'anno peraltro le celebrazioni della Festa della Repubblica sono state abbinate a un ricco pacchetto di eventi culturali, concepito per ribadire il ruolo dell'Italia quale consolidato partner culturale di riferimento della Bosnia-Erzegovina.Dopo il grande concerto dei Filarmonici di Roma nell'ambito del «Maggio Musicale Italiano», è stata inaugurata presso la Galleria Nazionale della Bosnia Erzegovina la mostra fotografica «Mario Cresci. L'oro del tempo», frutto di una collaborazione con l'Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione (ICCD) di Roma. La tradizione rinascimentale italiana è stata invece al centro della mostra «Il Perugino. Lo meglio maestro d'Italia», i cui pannelli sono stati esposti in occasione dello stesso Ricevimento. Il 5 giugno Mostar ospiterà uno spettacolo degli Sbandieratori di Arezzo - accompagnati da una presenza istituzionale della città aretina - mentre il prossimo 13 giugno a Banja Luka verrà aperta la mostra multimediale «States of Statelessness» dell'artista contemporaneo Niccolò Masin