Minacce via Whatsapp. E il giudice va sotto scorta

Tribunale di Massa, l’imputato scrive online: "Lo lancio dalla finestra"

Un tribunale (foto di repertorio)
Un tribunale (foto di repertorio)

Massa, 11 ottobre 2023 – Due registrazioni audio girate nelle chat di Whatsapp diventate una vera e propria minaccia per il giudice che sta decidendo del suo comportamento in un procedimento penale su passate restrizioni anti-Covid.

Il giudice del tribunale di Massa Fabrizio Garofalo, fino ad alcuni mesi fa in forza alla Spezia, si è ritrovato con due carabinieri al seguito perché Cristiano Musetti, conosciuto nella provincia apuana con il soprannome di "Dingo", si è lasciato andare a commenti poco ortodossi nei confronti del giudice. "Lo lancio dalla finestra quel giudice spezzino" si sente in uno degli nell’audio della durata di circa un minuto ciascuno che hanno fatto il giro delle chat apuane. "Vado in tribunale e lo lancio dalla finestra, con la sedia e tutto, lo rimando a Spezia".

Musetti, difeso dal legale Corrado Ceccarelli del foro di Massa, non avrebbe digerito la decisione del giudice di sottoporlo a perizia psichiatrica, secondo il carrarese perché "mi vogliono mandare ad Aulla e rinchiudermi" si sente in un altro audio. In realtà, Garofalo ha disposto la perizia per un altro motivo, ovvero per capire o meno se il 47enne è in grado di sostenere un procedimento penale. Stiamo parlando di una decisione figlia di un comportamento dello stesso Musetti, ovvero del non sentirsi sereno in aula dopo una presunta aggressione. Stato d’animo che l’ha portato a non presentarsi all’udienza del 27 settembre, processo nel quale viene accusato di istigazione alla disobbedienza delle leggi sull’ordine pubblico.

In piena pandemia Musetti aveva registrato un video dove incitava a uscire di casa e a non restare chiusi tra le quattro mura "altrimenti sarete colpiti dalle trombosi alle vene". Il video si concludeva così: "Uscite di casa, tutti per le vie, non date retta a Conte, a Salvini". Musetti non si era presentato in aula e lo scorso 21 luglio, aveva presentato una querela contro ignoti spiegando di essere stato oggetto di un’aggressione sul viale Roma a Massa mentre era a passeggio con il proprio cane, ascoltando la musica con le cuffie.

Secondo Musetti, la sera del 21 luglio, sarebbe stato raggiunto da un liquido urticante, lavato via con alcune bottigliette d’acqua che aveva con sé. Inizialmente ha pensato di essere stato morso da uno sciame di api, ma il dolore al braccio era forte, così dopo essere rientrato a casa si è recato al pronto soccorso, dove ha ricevuto assistenza medica. E’ stato in seguito dimesso con una prognosi di sette giorni e con una diagnosi che parlava di ustioni all’arto superiore destro, causate da un agente ignoto. Musetti, da quell’episodio è rimasto turbato. Quindi la scelta del giudice di una perizia psichiatrica e gli audio diventati virali. Proprio ieri c’è stato il conferimento dell’incarico al perito di parte, Alessandro Del Debbio. L’udienza per l’esame della perizia è stato fissato al 9 gennaio 2024.