LAURA VALDESI
Cronaca

Il giudice Costantini saluta: "Siena mi resta nel cuore"

Dalla prossima settimana sarà presidente del tribunale di Livorno

Carrelli Palombi con Costantini (Foto Di Pietro)

Siena, 2 febbraio 2022 - Severo. Spigoloso con gli avvocati. A tratti anche con i colleghi. Capace di rompere, svela, un tavolino in camera di consiglio, discutendo con alcuni di loro prima della sentenza. Il rispetto della forma e delle regole, in aula, sono sempre state per lui fondamentali. Danno sostanza alla sacralità del luogo dove si amministra la giustizia.

Ma nel salutare il tribunale in cui Luciano Costantini ha lavorato per 6 anni e 4 mesi, prima come facente funzioni in un momento difficilissimo e di caos, poi in qualità di responsabile della sezione penale, toglie per un attimo la toga. "Qui mi sono sentito come a casa mia", ammette nel commiato senza brindisi e ricevimenti per via del covid nell’aula di assise dove ieri all’ora di pranzo si sono riunite le autorità.

E i colleghi. "Il distacco provoca sentimenti di malinconia", aggiunge tirando  fuori un foglietto: ’Qualcosa avevo sospettato e mi ero preparato. Ho fatto il pm’, chiosa. Racconta perché, nonostante sia stato molto bene a Siena, dalla prossima settimana sarà presidente del tribunale di Livorno. "Sono un amante dello sport – dice –, che comporta una tensione continua verso l’obiettivo che si raggiunge con sacrificio e impegno. Amo il ciclismo dove chi scappa non è un vigliacco. E allora perché vado via? Siena è tra le città del cuore, tornerò. Mi ha colpito l’autenticità dei suoi sentimenti che trovano espressione nel Palio".

A cui amava assistere in Piazza. E ancora: "In questo ufficio ho lavorato con passione e partecipazione, avendo buoni rapporti con tutti". Il giudice Ilaria Cornetti non ha potuto esserci ieri, Costantini ne sottolinea "il prezioso tratto umano, la partecipazione che c’è nei suoi fascicoli". Con il presidente del tribunale Roberto Carrelli Palombi, è quest’ultimo a svelarlo, "siamo entrati in magistratura insieme facendo il tirocinio a Roma, poi ognuno ha preso la sua strada".

"Un uomo da cui ho imparato tanto, Roberto – spiega Costantini –: l’equilibrio, la pacatezza, la competenza che gli si ritorcerà contro perché è inevitabile che quando sarò a Livorno lo chiamerò spesso". Veleggia verso il nuovo incarico perché ammette di essere curioso di scoprire nuove cose. E per lo spirito di servizio "che mi porta a mettere in pratica in altri luoghi ciò che ho imparato".

"Una collaborazione di cui sentirò la mancanza – aveva detto rompendo il ghiaccio il presidente Carrelli Palombi-; quando arrivai nel 2016 a Siena grazie alla sua reggenza gli interventi più importanti erano stati fatti. E adesso ha reso autosufficiente la sezione penale".

"Sono il pm che più a lungo ha tenuto udienze con Costantini – esordisce il procuratore facente funzioni Nicola Marini ringraziandolo a nome dell’Ufficio –, la sua chiarezza nell’inquadrare le vicende ha facilitato il nostro compito. Mi auguro che il successore possegga le stesse capacità". Poi il Costantini che non ti attendi, senza il tono autoritario pronto a bacchettare chi sgarra. Saluta affidandosi ad una poesia di Borges, ’Contano i legami’. "Quelli con voi – dice ai presenti – resteranno sempre".