
Il tratto di lungarno Soderini dove perse la vita Gabriele Masi
Firenze, 21 gennaio 2021- Il cantiere di lungarno Soderini contro il qua le, nel giugno dell’anno scorso, si schiantò e perse la vita Gabriele Masi, il 28enne videomaker di Sesto Fiorentino, non era formalmente a posto. Ne è convinta la procura di Firenze che, con il pm Beatrice Giunti, sta compiendo ulteriori accertamenti che riguardano le autorizzazioni relative a quei lavori stradali. Ci sarebbe un buco di circa dodici mesi nel rinnovo delle autorizzazioni di almeno una parte di quel cantiere. Se la "pista" investigativa risultasse confermata, il ventaglio degli indagati potrebbe ulteriormente allargarsi ad altri soggetti.
Al momento, le contestazioni riguardano sei persone, ma non hanno ancora ricevuto l’avviso di conclusione delle indagini proprio perché il pm Giunti sta ultimando questo accertamento che potrebbe non risultare secondario, rispetto all’architettura complessiva di un’indagine comunque prossima alla sua conclusione. "Il cantiere non era abusivo, c’è stato un problema sul pagamento della proroga dell’occupazione del suo pubblico, perché era sorta incertezza sulla tariffa da applicare", spiega l’avvocato Federico Bagattini, che con Martina Gaggini difende due degli indagati appartenenti alla "Costruzioni Spagnoli", la ditta che stava lavorando nel cantiere di proprietà della Fondazione Cassa di Risparmio.
Indagati anche l’ad e il responsabile della "Avr", la holding che si è aggiudicata l’appalto da 30 milioni del Comune di Firenze per la manutenzione delle strade. L’altro profilo di contestazione riguarda la conformazione di quel cantiere: secondo l’accusa, non avrebbe rispettato le misure, avrebbe sporto troppo nella sede stradale e sarebbe stato non adeguatamente visibile. Un "tranello" che avrebbe tradito Gabriele, fresco di laurea e artista innamorato della macchina fotografica e delle telecamera, passione che aveva affinato alla Libera Accademia di Belle Arti. La tragedia è rimasta impressa anche nei filmati delle telecamere di sicurezza del Comune. Lo scooter del giovane inizia a sbandare, forse per le cattive condizioni dell’asfalto, Gabriele perde il controllo del mezzo e finisce contro cancelli, cartelli e transenne che in quella notte di fine giugno costeggiavano l’angolo tra piazza del Cestello e il Lungarno.
Stefano Brogioni