REDAZIONE CRONACA

Pm, quella foto inopportuna

Il direttore risponde ai lettori

Pierfrancesco De Robertis

Firenze, 8 agosto 2016 - Caro direttore, la pm di Trani che seguiva il caso del disastro ferroviario in Puglia è stata beccata con una foto inopportuna ed è destinata a un’altra inchiesta. Non ne comprendo il motivo: nel tempo libero ognuno fa quello che vuole.

Santino Giullari

Caro Giullari, il caso della pm di Trani cui Lei si riferisce ricorda a tutti che siamo in un’Italia dove le regole non sono uguali per tutti. Una foto come quella che ritrae la pm durante una festa privata in atteggiamenti, diciamo così, «scanzonati», con un avvocato, cioè con la tua controparte, è assolutamente inopportuna e costituisce una macchia nel comportamento di un magistrato. Così la giuliva pm è stata destinata a seguire un’altra inchiesta. Qui sta il punto. In un altro contesto, un dipendente dello Stato o di un ente pubblico che si rende responsabile di un comportamento così grave viene sanzionato, come giusto che sia. Trattandosi di un magistrato, no. Gli si fa seguire un’altra inchiesta. Spero proprio che intervenga il Csm e che ci siano provvedimenti «veri». Ma siccome i giudici godono di una sostanziale impunibilità, ne dubito molto.