Firenze si candida ad ospitare l’Eurovision Song Contest 2022

Sì unanime del Consiglio regionale alla mozione presentata dal Pd, prima firmataria Cristina Giachi, per sostenere la candidatura di Firenze come sede della manifestazione

Maneskin all'Eurovision (Ansa)

Maneskin all'Eurovision (Ansa)

Firenze, 20 luglio 2021 L’Eurovision Song Contest, l’evento internazionale non sportivo più seguito al mondo, potrebbe tenersi, e fare tappa con le stelle della musica di tutta Europa, l’anno prossimo, proprio a Firenze. Il Consiglio regionale ha infatti approvato all’unanimità una mozione del Partito democratico, prima firmataria la presidente della commissione Cultura, Cristina Giachi, per la candidatura di Firenze come città ospitante dell'edizione 2022 dell'Eurovision Song Contest.

L’atto d’indirizzo impegna la Giunta regionale a “sostenere in ogni sede la candidatura di Firenze come città italiana ospitante dell’edizione 2022 dell’Eurovision Song Contest, quale ulteriore occasione di visibilità internazionale, crescita culturale ed economica del capoluogo regionale e di tutta la Toscana”. L’Eurovision Song Contest, nato nel 1956 è, si ricorda nella mozione, uno dei programmi televisivi musicali di livello internazionale più longevi di sempre, l’evento non sportivo più seguito al mondo, con dati di ascolto degli ultimi anni, stimati a livello internazionale tra 100 e 600 milioni di spettatori”. Al momento, risultano diciassette le città italiane che hanno presentato la propria candidatura a ospitare l’Eurovision Song Contest 2022 ed hanno risposto all’annuncio Rai per la manifestazione di interesse e tra queste è presente anche la candidatura di Firenze. La Regione Toscana “è da sempre impegnata nel sostenere la promozione di attività culturali dal vivo e di spettacolo, non solo come leve di sviluppo culturale, ma come occasione per favorire l’occupazione degli operatori culturali, spesso appartenenti alla fascia giovanile”. La possibilità di ospitare un evento internazionale legato al mondo della musica costituirebbe “una grande opportunità per Firenze e per la Toscana, sia in termini di visibilità che come contributo economico locale, dato che l’evento comporta il fatto di ospitare un numero rilevante di artisti provenienti da tutta Europa, oltre che spettatori e lavoratori legati alla sua realizzazione”.

Maurizio Costanzo