Alcol a fiumi e schiamazzi, la solita follia: Santa Croce sotto scacco

La prima serata senza coprifuoco ha mostrato le scene abituali della vecchia movida che il lockdown aveva fatto dimenticare

Santa Croce

Santa Croce

Firenze, 23 giugno 2021 -  C’è voluto pochissimo , purtroppo, a trasformare la prima notte di libertà in una notte di totale follia. Ieri sera Firenze ha assaporato la gioia della prima notte senza coprifuoco, ma non ha certo passato indenne la prova, riportando alla luce quella movida che tutti speravamo fosse dimenticata. A pochi giorni dalla manifestazione contro la cordonatura della basilica di Santo Spirito, presa d’assalto da un gruppo di ragazzi, un’altra storica chiesa della città è stata oltraggiata. Stavolta però non c’era nessun fine sociale, nessuna voglia di riprendersi una qualche libertà negata, ma solo uno scellerato desiderio di fare casino fino a notte fonda, fregandosene di qualsiasi tipo di regola o norma. Mentre i luoghi simbolo dell’estate fiorentina, dal giardino di Campo di Marte fino a Bellariva passando per largo Annigori, non hanno fatto registrare nessun caos dovuto alla troppa gente, piazza Santa Croce è stata letteralmente messa sotto scacco.  

Dalle 22 fino a notte inoltrata, la storica piazza ha accolto suo malgrado varie centinaia di ragazzi che ne hanno affollato il sagrato, riproponendo quelle vecchie scene di mala movida notturna che non eravamo più abituati a vedere dopo quasi due anni di pandemia. Abbiamo testimoniato e vissuto in presa diretta gran parte della nottata, inseriti in un contesto davvero surreale. Se all’inizio sembrava solo il raduno di un gruppetto di pochi scalmanati, intenti a bere e urlare qualche coro da stadio a voce troppo alta, via via che ci si allontanava dalle 24, orario limite fino a due giorni fa, il numero di presenti aumentava, come aumentavano i decibel provenienti dalle casse. In poche ore Santa Croce è diventata un triste palcoscenico per un rave abusivo, dove l’obbligo di indossare la mascherina non era che un lontano ricordo, il divieto di assembramento un optional e il senso civico un perfetto sconosciuto. Non mancavano invece bottiglie di alcolici di tutti i generi, seminate insieme alle cartacce di panini sugli scalini della basilica una volta svuotate, saldamente in mano da piene, con lo scopo di aumentare ancora di più la gradazione alcolica dei presenti. Naturalmente in questo triste quadretto non mancava nemmeno un marcato odore di spinello, a rendere il tutto ancora più triste.  

Dalle 2 del mattino in poi Santa Croce si è trovata totalmente in mano a questa marea umana, che ne ha approfittato in tutti i modi possibili, sporcando e imbrattando uno dei luoghi più belli della città. Da sottolineare come, oltre ai fiorentini di tutte le età presenti, nonostante fosse un qualsiasi lunedì sera, la presenza di ragazzi stranieri è stata forte e rumorosa. Ciliegina sulla torta di una serata drammatica, che ha riaperto una ferita profonda nel mondo della notte fiorentina, il classico turista che scambia la basilica di Santa Croce per un water a cielo aperto. Come testimoniato dalle foto in alto, proprio sotto la statua di Dante, infatti, un ragazzo spagnolo ha pensato bene di fare i suoi bisogni contro le mura della chiesa. Dalle 3.30, finalmente, è iniziata a calare l’intensità della festa e le persone hanno iniziato a fare ritorno verso le case, non dopo aver sporcato ancora un po’ il sagrato della basilica, o fatto un pisolino sotto gli occhi esterreffati del Marzocco.