"Il Franchi? Orrendo". E scoppia la bufera

Un’intervista di Commisso al Financial Times fa ripartire la polemica sullo stadio. La rabbia dei familiari di Nervi: "Valutiamo la querela"

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Firenze, 14 gennaio 2021 - «Il Franchi? La cosa più orrenda mai inventata". Basta poco per fare il giro del mondo e ri accendere con una semplice frase una polemica che va avanti da oltre due anni. Così si potrebbe riassumere quanto accaduto nelle ultime 24 ore, ovvero da quando l’intervista del presidente viola Rocco Commisso al Financial Times è stata pubblicata. Il patron-italo americano ha più volte parlato della situazione dello stadio Artemio Franchi nei mesi precedenti, e di come avrebbe voluto demolirlo e ricostruirlo da zero, come dichiarato in varie conferenze stampa. La decisione del ministero dei Beni Culturali del 15 gennaio scorso, però, aveva messo la parola fine su questo genere di progetti, visto che era stata vietata la demolizione, concedendo però la ristrutturazione. Da quel momento il patron Commisso decise di defilarsi dal nuovo stadio Franchi, e iniziò l’iter che l’amminsitrazione cittadina sta a tutt’oggi portando avanti per il restyling dell’impianto progettato da Pier Luigi Nervi. A quasi un anno dallo stop ministeriale, però, è stata rilasciata un’intervista fatta dal patron della Fiorentina Rocco Commisso al prestigioso media britannico, dove è tornato prepotentemente a parlare dello stadio Franchi. Dopo aver sviscerato vari aspetti e concetti inerenti alla parte sportiva e finanziara, il patron viola ha detto che lo stadio di Campo di Marte è "the shittest thing that’s ever been invented". Non potendo fare la traduzione letterale, cercando di evitare le volgarità, si può dire che il presidente abbia definito l’impianto come la cosa più orrenda mai stata inventata. Ha inoltre voluto sottolineare che in oltre 90 anni, qui, sono stati vinti solo due scudetti, chiedendosi dunque che storia possa avere. La società di viale Fanti è corsa subito ai ripari, specificando come le parole di Commisso siano state mal interpretate, e riferite al sistema con cui hanno "venduto e impacchettato" alla nuova proprietà il Franchi. Per la Fiorentina, quindi, si tratterebbe di un attacco alle condizioni dell’impianto, secondo loro decadenti, e non allo stadio in sé. Nonostante le smentite, la frase di Commisso non è certo passata inosservata, forse anche per il modo in cui è comparsa sul Financial Times. «Siamo al teatro dell’assurdo, se non fosse una cosa molto triste farebbe quasi ridere – commenta Elisabetta Margiotta Nervi, segretaria generale della Pier Luigi Nervi Association e parente dell’architetto –. Abbiamo letto con stupore le parole sullo stadio Franchi, e certamente la dicono lunga su chi le ha pronunciate. Sinceramente sono allibita, è in corso un ottimo percorso di riqualificazione, non capisco proprio i tempi e i modi di queste dichiarazioni, che si commentano da sole". E non è da escludere che la fondazione, e la famiglia, decidano di passare al contrattacco. «Posso dire che stiamo valutando se prendere vie legali e querelare chi ha detto quelle frasi ingiuruiose – continua Margiotta Nervi –. Riteniamo gravissimo che qualcuno si permetta di dire certe cose. Fa molta rabbia il fatto che lo stadio Franchi venga descritto come una cloaca, con termini e frasi troppo sopra le righe per passare inosservate. Posso solo sperare che la città si faccia sentire, parole come queste ledono all’immagine di Firenze". E se i media nazionali e internazionali si sono soffermati sulle parole del patron e l’attacco allo stadio Franchi, l’ordine degli architetti di Firenze ha preferito non rispondere a Commisso. «Le parole di Commisso non sono da commentare – dice Giancarlo Fianchisti, presidente dell’Ordine degli ingegneri di Firenze –. Non è un esperto di architettura, non è un esperto di ingegneria, cosa ne pensa dello stadio Franchi non mi interessa. Ritengo che non sia da prendere in considerazione, per lo stesso motivo. Liberissimo di esprimere le sue opinioni e i suoi gusti personali, che non condivido, ma non è certo una fonte autorevole. Ci sono tante cose di cui può parlare, ha avuto tanto successo nella sua vita, ma in questo campo non è nessuno".