Firenze, a Vivienne Westwood il premio 'Leonardo da Vinci' alla carriera per il design

La stilista e attivista britannica l’ha ricevuto alla Fortezza da Basso nell'ambito della XIII Florence Biennale: “In riconoscimento di una produzione creativa rivoluzionaria che ha segnato la storia del design della moda nel corso degli ultimi cinquant’anni”

La premiazione

La premiazione

Firenze, 26 ottobre 2021 - La stilista e attivista britannica Vivienne Westwood, 80 anni, soprannominata 'la baronessa punk', ha ricevuto oggi a Firenze, con una cerimonia alla Fortezza da Basso, il Premio ‘Leonardo da Vinci’ alla carriera per il design nell'ambito della XIII Florence Biennale, mostra internazionale di arte contemporanea e di design.

Una standing ovation ha accolto Westwood che, prima della premiazione, ha voluto visitare il suo spazio nella mostra che - tra manichini con sue realizzazioni, alcuni video e varie foto - ripercorre le tappe principali della sua carriera, con una particolare attenzione alle sue campagne in difesa dei diritti umani e dell’ambiente. Questa la motivazione del riconoscimento che le è stato consegnato da Jacopo Celona, direttore generale di Florence Biennale: "In riconoscimento di una produzione creativa rivoluzionaria che ha segnato la storia del design della moda nel corso degli ultimi cinquant’anni, cambiando e ampliando il concetto di femminilità, e per aver ideato e promosso campagne innovative con l'obiettivo di proteggere la vita sulla nostra Madre Terra".

Nel ringraziare la Direzione di Florence Biennale, Vivienne Westwood ha voluto leggere, in inglese e in Italiano, la "Lettera-Sos per salvare il pianeta". Questo il testo integrale: "La parola Economia Mondiale significa 'gestione della casa'. La Madre Terra è la nostra casa, per tanto, su scala mondiale, economia equivale a sostenibilità. Non la abbiamo. Non abbiamo futuro. Il nostro sistema finanziario si fonda su guerre perpetue, guerre commerciali e competizione; è la causa del cambiamento climatico. Le guerre vengono combattute per i territori e la manodopera a  basso costo. La vera economia è basata sul valore della terra. La terra non appartiene a nessuno. Noi ne siamo custodi. Bisognerebbe versare un contributo al portafoglio pubblico per l'uso della terra, un' enorme entrata mai sfruttata. No alle tasse! Tutte le altre transazione da uomo a uomo. Cooperazione non competizione. Distribuzione equa della ricchezza. Ho un piano per salvare il mondo che può funzionare perché ho analizzato il problema e ho la soluzione. La mia squadra, Climate Revolution, ha iniziato la campagna per un'economia basata sulla Terra grazie al suo ri-selvaggiamento; abbiamo l’obiettivo di creare corridoi per la natura selvaggia. Chiediamo la cooperazione del Governo”.

Maurizio Costanzo