
Tre momenti della lite diventata virale
Firenze, 1 settembre 2022- Due anni senza stadio. Senza Fiorentina al "Franchi" e neanche in trasferta, neppure in Europa. La scure del questore Maurizio Auriemma si è abbattuta sui due tifosi del parterre di tribuna che domenica sera sono stati protagonisti del battibecco con l’allenatore del Napoli Luciano Spalletti.
Il provvedimento colpisce il 50enne di Scandicci Lorenzo Straccali, ripreso dalle telecamere e diventato virale nel suo faccia a faccia con il tecnico partenopeo al triplice fischio del posticipo di domenica sera, teso confronto che si è concluso con il tentativo di Straccali di colpire con una mano l’allenatore ospite.
Medesima misura, dalla questura di via Zara ha raggiunto anche il 79enne di Rignano, collocato anch’egli a ridosso della panchina partenopea e "beccato" dalle immagini a scagliare una bottiglietta vuota contro Spalletti mentre i due si confrontavano a brutto muso. Per il lancio, l’attempato tifoso si è preso anche una denuncia.
Oltre al divieto di assistere alle partite, i daspati dovranno stare lontani dagli stadi due ore prima e due ore dopo lo svolgimento degli incontri di calcio, e non potrà inoltre accedere ai luoghi intorno agli impianti sportivi e a quelli dove transitano i tifosi.
Il questore Auriemma ha firmato anche un terzo daspo, nei confronti di un tifoso del Napoli che, al controllo all’ingresso, è stato trovato in possesso di un coltello e di un fumogeno, nascosti nelle mutande.
Ieri, con la Fiorentina di nuovo in campo a Udine dopo la grande onda mediatica suscitata dall’evento, il dg viola Joe Barone ha difeso la piazza: "Siamo attenti ai temi del razzismo, bisogna non generalizzare. La nostra tifoseria e la città meritano rispetto".
Il riferimento è all’attacco, neanche troppo velato, che lo stesso Spalletti ha vibrato al termine della gara, innescando di fatto la canea mediatica che forse comincerà a sopirsi soltanto adesso, con i provvedimenti "esemplari" emessi.
Adesso la palla passa agli avvocati. I daspo appena firmati possono essere infatti impugnati e Straccali sembra intenzionato quantomeno a far arrivare al giudice la propria ricostruzione di quei secondi andati in scena tra il settore aperto del parterre e il tesserato.
Alle persone a lui vicine, Straccali, che per il momento ha evitato qualsiasi dichiarazione, ha riferito di aver preso le difese di una persona anziana. Da lì il faccia a faccia con Spalletti. Il tecnico di Certaldo ha riferito di essere stato bersagliato di offese, indirizzate alla madre, prima di aver dato vita al confronto.