EVA DESIDERIO
Cronaca

La moda reagisce alla crisi e rilancia, a Firenze torna Fashion for future

"La ripartenza di questo territorio passa dal bello e dal ben fatto ". Numeri, prospettive e impegni

Antonio De Matteis, presidente di Pitti Immagine, Antonella Mansi, presidente del Centro di Firenze per la Moda Italiana, e Maurizio Bigazzi, presidente di Confindustria Toscana Centro e Costa

Antonio De Matteis, presidente di Pitti Immagine, Antonella Mansi, presidente del Centro di Firenze per la Moda Italiana, e Maurizio Bigazzi, presidente di Confindustria Toscana Centro e Costa

Firenze, 15 marzo 2024 – “Il 2023 non è stato un anno facile per il settore della moda. L’euforia post Covid del 2022 si è esaurita, il clima sociopolitico internazionale è cupo, e questo 2024 non sembra essere partito al meglio. L’export toscano della moda è calato del 9% e serve una strategia di rilancio per i nostri territori soprattutto per arginare il rallentamento nella pelletteria", dice Maurizio Bigazzi, presidente di Confindustria Toscana Centro e Costa aprendo i lavori della terza edizione di Future For Fashion, incontro annuale promosso dalla stessa Confindustria e dal Centro di Firenze per la Moda Italiana. "Questo periodo – continua Bigazzi – è impegnativo e sfidante, che riguarda da noi 15.000 imprese e 100.000 occupati per oltre 14 miliardi di prodotti fashion prodotti in Toscana. E la ripartenza di questo territorio passa dal bello e dal ben fatto che sono le nostre eccellenze". Per Bigazzi serve un sistema Paese che torni alla politica industriale e punti sulla formazione dei giovani nel manifatturiero.

«L’anima del consumatore" è il titolo del convegno che si conclude stamani e che per la seconda volta si tiene nella Sala Bianca di Palazzo Pitti, là dove nel luglio 1952 sfilò per la prima volta l’alta moda italiana col tocco magico di Giovan Battista Giorgini. Una storia, questa della Sala Bianca, ricordata da Simone Verde, che ha debuttato in pubblico come direttore degli Uffizi proprio ieri pomeriggio, ricordando come moda e cultura abbiano una relazione strettissima. "Nulla come la moda – ha detto Verde – riesce a riesce a trasferire nel mondo la civiltà e Palazzo Pitti è un monumento della cultura europea. Perciò lavoriamo tutti insieme, specie con Confindustria come ho già fatto nel mio incarico precedente a Parma".

Molto appassionato l’intervento di Antonio De Matteis, presidente di Pitti Immagine e Ceo di Kiton, che ha esortato i giovani a tornare ad amare i bei prodotti, del cibo come della moda, ad aspirare a fare una giacca o una camicia, ad aprire una bottega. "Noi reagiremo ai tempi bui che viviamo – dice De Matteis – io sono molto positivo. Bisogna tornare a parlare di qualità di prodotto e di valore degli artigiani che lo fanno. E ai giovani dico di credere in se stessi, di lavorare tanto, di non dormire la notte se si ha un progetto".

Poi sono intervenuti al convegno anche Massimiliano Giornetti, direttore di Polimoda, Attila Kiss, ad del Gruppo Florence, Stefania Lazzaroni, direttore generale Altagamma, Christian Tubito, direttore Material Innovation Lab di Kering. Prima volta da amministratore delegato di Officina Santa Maria Novella per Giovanna Paoloni, da tre mesi nell’azienda acquistata dalla famiglia Pesenti. "Il nostro heritage è grande, non c’è futuro senza passato – ha detto Giovanna Paoloni – e i giovani che entrano in via della Scala cercano la nostra storia. Puntiamo sempre più sull’internalizzazione del brand anche perché il 40% del nostro business lo facciamo già all’estero".