È ufficiale, sotto la strada 429 ci sono veleni. Cromo 26 volte oltre il limite

Le analisi effettuate a Empoli confermano l’ipotesi della Direzione antimafia di Firenze: 8mila tonnellate di keu usate per fare il fondo

Il sopralluogo dei carabinieri nel punto di prelievo dei campioni ora analizzati

Il sopralluogo dei carabinieri nel punto di prelievo dei campioni ora analizzati

Empoli, 26 giugno 2021 - Ci sono valori di cromo 26 volte maggiori del limite tollerato, sotto l’asfalto della Strada Regionale 429, all’altezza del cavalcaferrovia di Empoli. Non si tratta più di ben informate indiscrezioni, ma di dati certi, messi nero su bianco dal consulente che, per conto della Dda di Firenze, ha esaminato i campioni prelevati dai carabinieri lo scorso maggio.

Il dato è preoccupante. Era però quello atteso, perché gli investigatori, coordinati dai pm Giulio Monferini ed Eligio Paolini, non avevano pescato a caso. Ma erano andati lì, sulla tangenziale di recente costruzione che collega Empoli a Castelfiorentino, provvidenziale per salvare dal traffico i piccoli centri, sulla base delle indicazioni raccolte ascoltando per mesi le conversazioni degli indagati. Nel corso dei lavori per la realizzazione della strada, là sotto sarebbero finite 8mila tonnellate di keu, scarto della lavorazione delle concerie, uscito dal depuratore Aquarno e transitato dall’impianto di Pontedera di Francesco Lerose.

Senza mai essere analizzato, sarebbe stato miscelato con altri prodotti e poi riutilizzato, secondo le accuse, per opere di riempimento. Non soltanto a Empoli. Il dato più preoccupante dei cinque prelievi al cavalcaferrovia, secondo la relazione preliminare appena depositata in procura, è quello emerso dai test di cessione, esami che servono a stabilire la capacità di rilascio dei contaminanti, ossia quando può inquinare il materiale uno volta attraversato da agenti atmosferici come ad esempio la pioggia. Gli esami hanno rilevato una quantità di cromo di 1.331 microgrammi per litro, pari a oltre 26 volte il limite previsto dalla legge, che è di 50 microgrammi per litro. Alla luce di questi risultati la Dda di Firenze potrebbe dare delega ai carabinieri forestali e all’Arpat affinché effettuino ulteriori prelievi nella zona mirati ad accertare i rischi, reali e potenziali, collegati alla presenza, ormai consolidata, del rifiuto. Un dato parzialmente positivo, è che i valori più alti di keu (1.592 microgrammi di cromo per chilogrammo, pari al doppio del limite di 800 microgrammi per chilo consentito per i terreni industriali) sono stati riscontrati nella parte medio-alta del rilevato stradale. Significa che il veleno è abbastanza distante da eventuali falde sotterranee, ma la situazione impone comunque massima attenzione.