Elezioni, i tre ex subito in pista. Nardella punta all’Europa, Biffoni e Brenda con Giani

Già definiti i ruoli delle ’punte’ del Pd che lasciano dopo dieci anni Da Palazzo Vecchio a Bruxelles. E corsa per gli altri due a un ruolo in Toscana

Firenze, 27 marzo 2024 – Di sicuro c’è che ognuno ha organizzato o organizza una festa di saluto dopo i dieci anni di mandato. Lo ha fatto Dario Nardella, sindaco di Firenze, pochi giorni fa al PalaWanny così come ha salutato tutti Brenda Barnini, sindaca di Empoli, e lo farà Matteo Biffoni il 2 aprile a Prato. Non è un arrivederci con la politica: carriera e impegno continuano.

Il Pd sa che su di loro deve ancora contare. Due legati a Bonaccini e alla componente di Energia popolare (Biffoni e Barnini), uno (Nardella) vicino a Franceschini.

Da sinistra Nardella, Barnini e Biffoni
Da sinistra Nardella, Barnini e Biffoni

E ora? Nessuno resta con le mani in mano. Giugno si avvicina e il passaggio di consegne non sarà una cerimonia formale perché quei tre sindaci hanno lasciato il segno.

E non poteva essere altrimenti, nel bene e e nel male, dopo dieci anni di amministrazione comunale in periodi particolari (covid, ripercussioni di guerre, inflazione, pnrr). Insomma dieci anni che fanno curriculum tanto che tutti e tre fanno parte di quel ’fronte dei sindaci’ dentro il Pd che vuole contare proprio perché sinonimo di governo del fare e di fiducia con la base.

E ora? Per tutti è campagna elettorale, per Nardella ancora di più perché sarà candidato per le elezioni Europee nella maxi circoscrizione Toscana-Lazio-Marche-Umbria. Lui da Palazzo Vecchio ha il futuro tracciato: spalle larghe e zaino in spalle, macinare chilometri dalla Lunigiana ad Ascoli per l’approdo al parlamento Ue.

Gli altri due? "Risorse del Pd" si dice dalla sede dem regionale. E si aggiunge "Preziose". Sia Barnini che Biffoni due assi da giocare. Quando? Sicuramente per le elezioni regionali toscane del 2025. "Punti di riferimento, catalizzatori di voti, esperienza da vendere da diversamente giovani in politica" continuano da via Forlanini.

"Vogliamo metter su uno squadrone per le Regionali", sintetizza Stefano Bruzzesi, responsabile Enti locali del Pd toscano "e loro sono titolarissimi anzi le nostre punte...". Candidati consiglieri ma con un posto in giunta prenotato (anche se qualcuno vocifera di un possibile rimpasto post Europee...). Per Barnini anche l’ipotesi della guida della città metropolitana.

I dem toscani hanno una strategia che unisce Comunali ’24 e Regionali ’25: mantenere la guida di Firenze, Prato ed Empoli per lanciare la volatona per la difesa della Toscana firmata Giani. Nel frattempo Biffoni resta presidente Anci Toscana, ruolo svolto con grande passione e Barnini, finita l’aspettativa, dovrebbe assumere la mansione nel Comune di Pontedera per l’attuazione del Pnrr. Nardella, invece, non scende nemmeno un minuto dal treno politico: porta la bandiera del Giglio di Firenze e sventola quella blu stellata dell’Europa.

Trova in lista molto probabilmente Antonio Mazzeo, presidente del consiglio regionale, e lo aspetta la ’sfidona’ a Firenze con Matteo Renzi, capolista probabile in tutti i collegi.