Draghi: "Ora risposte a chi soffre per la crisi economica"

Le parole del presidente del Consiglio al webinar in occasione della Festa della Donna

Roma, 8 marzo 2021 - "Questo non è il momento di dividerci o di riaffermare le nostre identità. Ma è il momento di dare una risposta alle tante persone che soffrono per la crisi economica, che rischiano di perdere il posto di lavoro, di combattere le disuguaglianze. In un solo anno il numero di italiani che vivono in una situazione di povertà assoluta è aumentato di oltre un milione, mentre si sono acuite altre disparità, prima fra tutte quella tra donne e uomini". Lo ha detto il presidente del Consiglio, Mario Draghi, in un videomessaggio alla web conference "Verso una Strategia Nazionale sulla parità di genere". All'incontro partecipa il Ministro delle Pari Opportunità Elena Bonetti. 

«Non voglio promettere nulla che non sia veramente realizzabile - dice Draghi -. Le mie preoccupazioni sono le vostre preoccupazioni. Il mio pensiero costante è diretto a rendere efficace ed efficiente l'azione dell'esecutivo nel tutelare la salute, sostenere chi è in difficoltà, favorire la ripresa economica, accelerare le riforme».

E sul covid: "Ci troviamo tutti di fronte, in questi giorni, a un nuovo peggioramento dell'emergenza sanitaria -- afferma il presidente del Consiglio - Ognuno deve fare la propria parte nel contenere la diffusione del virus. Ma soprattutto il Governo deve fare la sua. Anzi deve cercare ogni giorno di fare di più. La pandemia non è ancora sconfitta ma si intravede, con l'accelerazione del piano dei vaccini, una via d'uscita non lontana. Voglio cogliere questa occasione per mandare a tutti un segnale vero di fiducia. Anche in noi stessi".

Il premier parla poi dei vaccini: "Nel piano di vaccinazioni, che nei prossimi giorni sarà decisamente potenziato, si privilegeranno le persone più fragili e le categorie a rischio. Aspettare il proprio turno è un modo anche per tutelare la salute dei nostri concittadini più deboli. Questo non è il momento di dividerci o di riaffermare le nostre identità".