Disturbo bipolare, quando lo sbalzo d’umore nasconde una malattia

Ne soffrono migliaia di italiani che passano dall’euforia a un’inspiegabile tristezza. Ma attenti a non scambiarla per depressione. Ne soffrono tanti vip, da Mel Gibson a Selena Gomez, e si pensa abbia afflitto anche Churchill, Virginia Woolf, Van Gogh, Michelangelo ed Hemingway

Tristezza (foto Ansa)

Tristezza (foto Ansa)

Firenze, 30 marzo 2024 - Prima un'inspiegabile tristezza, stanchezza e apatia. Poi un apparente benessere, euforia, coraggio e spregiudicatezza. Giù e su, su e giù: convivere con un disturbo bipolare è come rimanere per sempre su un'altalena. Ma scendere si può, a patto di seguire le giuste terapie, che troppo spesso vengono prescritte in forte ritardo a causa di diagnosi mancate ed errate. Il disturbo bipolare, infatti, viene spesso confuso con la depressione e la diagnosi corretta può arrivare con dieci anni di ritardo. In occasione della Giornata mondiale dedicata, che si celebra oggi, 30 marzo, la Società Italiana di Psichiatria (Sip) lancia un appello a medici e specialisti affinché "non cadano nel tranello di diagnosi frettolose e sbagliate". Il disturbo bipolare è una patologia psichiatrica diffusa. Si stima che a soffrirne sia tra l'1 e il 2% della popolazione italiana, circa 120mila persone. Nel mondo 80 milioni. È stata diagnosticata questa malattia anche all’attrice e cantautrice americana Selena Gomez, a Catherine Zeta-Jones, Robbie Williams, Mel Gibson, Jean Claude Van Damme, Mike Tyson e Ben Stiller. Si pensa ne abbiano sofferto Churchill, Virginia Woolf, Van Gogh, Michelangelo, Edgar Allan Poe, Ernest Hemingway. Chi soffre di bipolarità alterna fasi di profonda depressione, angoscia e tristezza a fasi di estrema euforia ed esaltazione che, talora, può sfociare in comportamenti spregiudicati e pericolosi per sé stessi e gli altri. Questa altalena di emozioni, spesso, non viene individuata correttamente. "Innanzitutto, è lo stesso paziente che fa fatica a riconoscerla: mentre l'episodio depressivo è riconoscibile - spiega la presidente Sip - la fase di risalita viene vissuta in maniera positiva. Può esserci scarsa consapevolezza e accettazione nel chiedere aiuto e curarsi. Ma la fase di euforia può essere anche più pericolosa perché il paziente può compiere azioni di cui si pente in seguito e che possono creare il vuoto intorno a sé". L'alternarsi di fasi può spingere a chiedere aiuto solo nella fase depressiva e il medico a limitarsi a curare solo questa. Intercettando bene e presto la patologia, invece, con l'utilizzo degli stabilizzatori umore, è possibile curarla bene.

Nasce oggi

Vincent Willem van Gogh nato il 30 marzo del 1853 a Zundert, Paesi Bassi. L'unico quadro che riuscì a vendere finché era in vita è stata ‘La vigna rossa’, attualmente conservato presso il Museo Puskin di Mosca. Morirà a 37 anni, senza venire a sapere che le sue opere avrebbero in realtà influenzato profondamente l'arte del Novecento. Ha detto: “Ci può essere un grande incendio nella nostra anima, ma nessuno viene mai a scaldarsi a esso, e i passanti vedono solo un filo di fumo”.