STEFANO BROGIONI
Cronaca

Concorsopoli, interrogato il rettore: "Stanco, ma sereno"

Dei quattro ore davanti al giudice per respingere la misura interdittiva chiesta dalla procura. "Io dico la verità, è la mia forza"

Il rettore Luigi Dei, mentre era in tribunale (New Press Photo)

Il rettore Luigi Dei, mentre era in tribunale (New Press Photo)

Firenze, 18 marzo 2021 - In elegantissimo completo blu, cinque minuti prima dell’appuntamen to, il rettore Luigi Dei ha varcato i metal detector del palazzo di giustizia di Novoli. "Sereno? Serenissimo" ha risposto ai cronisti che hanno accompagnato il suo ingresso in tribunale, avvenuto al fianco del suo legale, Sigfrido Fenyes. Al nono piano dell’ala del tribunale, c’erano ad attenderlo il gip, Angelo Antonio Pezzuti, pronto ad inaugurare una maratona di otto interrogatori che termineranno, causa impedimenti e slittamenti, dopo Pasqua. "Sono stanco ma tranquillo - commenta Dei quasi quattro ore dopo -. Io dico la verità, questa è la mia forza, è solo quella". La decisione sulle misure interdittive richieste dalla procura per una parte delle accuse della grande inchiesta sulla cattedra di Careggi è auspicabile attenderla intorno a metà aprile.

Il primo a rispondere al giudice – alla presenza anche dei due pm, Luca Tescaroli e Antonino Nastasi – è stato dunque Dei, la figura forse più ingombrante di un’inchiesta che si fa ogni giorno più roboante. Merito, o colpa, delle intercettazioni: la guardia di finanza ha ascoltato per oltre un anno le conversazioni dei vertici dell’ateneo e della sanità fiorentina. Dei, inserito anche nella presunta associazione per delinquere, è stato captato anche con il ‘trojan’, il software spia che trasforma lo smartphone in un microfono.

Due gli episodi più "caldi" contestati a Dei, per cui è stata richiesta la sospensione (per dodici mesi) della sua carica. Il primo: nella veste di "pubblico ufficiale corrotto", dice l’imputazione, avrebbe concesso alla professoressa Sandra Furlanetto le funzioni di "delegato del rettore all’orientamento e servizi agli studenti" per convincerla a non fare ricorso contro l’esito di un concorso per ordinario di chimica analitica che l’aveva vista uscire battuta.

Più corposi i due momenti che compongono la seconda accusa, legati allo “scambio“ tra Università e Azienda Ospedaliera di Careggi di una cattedra al fine di promuovere professore straordinario Adriano Peris (come avrebbe voluto l’ex dg dell’Auoc Monica Calamai) in cambio di un concorso per "tacitare" l’opposizione accademica rappresentata dai professori Angelo Raffaele De Gaudio (a cui è stata mantenuta la direzione del dipartimento di anestesia e rianimazione) e Pierangelo Geppetti. "Il rettore - ha dichiarato il suo legale, Sigfrido Fenyes - ha risposto alle domande e ha avuto modo di chiarire i particolari richiesti e precisare l’assoluta linearità delle sue condotte". Oggi, ancora interrogatori: tocca a Sandra Furlanetto, domani al prof di urologia Marco Carini. Chiuderà il dg di Careggi, Damone, dopo Pasqua.