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Costruttori di futuro, l’intelligenza artigiana a scuola: al via i nuovi percorsi formativi di Confartigianato per le scuole del Casentino

a. Sono in partenza i progetti di Confartigianato Imprese Arezzo dedicati al dialogo tra mondo delle imprese e mondo della scuola nel territorio casentinese, a partire dall’Isis Fermi di Bibbiena

papini

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Arezzo, 14 maggio 2025 – Giovani mani, antichi mestieri: il sapere artigiano torna tra i banchi di scuola. Sono in partenza i progetti di Confartigianato Imprese Arezzo dedicati al dialogo tra mondo delle imprese e mondo della scuola nel territorio casentinese, a partire dall’Isis Fermi di Bibbiena. Progetti specifici, condivisi e coordinati con i docenti di indirizzo per accorciare la distanza tra formazione scolastica e contesto lavorativo reale.

Questa mattina, nella Sala Consiliare del Comune di Bibbiena, è stato ufficialmente presentato l’impegno da parte dell’Associazione di Categoria, insieme al Comune e alle istituzioni scolastiche per la realizzazione di percorsi formativi in cui i giovani studenti possano esplorare l’abilità manuale degli artigiani. Sono intervenuti il sindaco di Bibbiena Filippo Vagnoli, l’assessore Vittoria Valentini, il Segretario di Confartigianato Imprese Arezzo, Alessandra Papini, il DS Istituto statale di istruzione superiore E. Fermi di Bibbiena, Maurizio Librizzi e i Dirigenti di Confartigianato Casentino, Simona Maggini e Lorenzo Vannini.

I ragazzi apprenderanno il lavoro artigianale sul campo, con visite in azienda e ospitando gli artigiani nelle aule scolastiche. Potranno quindi conoscere da vicino i processi produttivi e ascoltare il racconto delle esperienze imprenditoriali, a partire da progetti già affermati con esperienze pluriennali come “Un Giorno da Artigiano”, “Girl’s Day” e “Impresa Giovane”, lasciando spazio anche a nuove proposte e idee. Le iniziative metteranno al centro la volontà di promuovere il mondo dell’artigianato, trasmettendo la cultura del saper fare verso gli artigiani del domani e infondendo in loro la fiducia nelle proprie capacità. Ad esempio il progetto Girl’s Day, sviluppato dal Gruppo Donne Impresa, nasce dalla volontà di portare le ragazze in aziende dove le donne ricoprono ruoli manageriali per dimostrare alle studentesse che non esistono preclusioni di genere e che molte donne sono riuscite ad avere accesso, con ottimi risultati, in attività e mestieri considerati tipicamente maschili.

“Siamo orgogliosi di poter estendere questa tipologia di progetti anche alle scuole casentinesi - ha sottolineato Alessandra Papini, Segretario di Confartigianato Imprese Arezzo. Per noi è fondamentale coinvolgere le nuove generazioni, educarle al valore dell’artigianato e a ciò che significa per l’economia del futuro. Chi conosce un mestiere può dare un contributo a tutta la società alimentando produzioni di valore e creandosi uno spazio di espressione del proprio talento”.

“Ci impegneremo a coordinare l'iniziativa con tutte le imprese interessate a far parte di questo percorso - ha spiegato Simona Maggini, Dirigente di Confartigianato Casentino - finalizzato ad una reciproca conoscenza tra giovani e aziende, facendo scoprire la bellezza e l’importanza del lavoro artigiano. Sarà anche l’occasione per artigiani e imprenditori di venire a contatto con la freschezza e la creatività degli studenti”.

“Questa iniziativa di Confartigianato rappresenta un brillante esempio di connessione tra scuola e mondo del lavoro nel Casentino - ha dichiarato il preside Maurizio Librizzi. Particolarmente lodevole è l'attenzione all'inclusività di genere e la volontà di trasmettere il valore del "saper fare" alle nuove generazioni. La collaborazione tra Istituzione Scolastica, Comune e Imprese crea un ecosistema formativo che valorizza talenti e preserva tradizioni artigianali - conclude Librizzi - offrendo ai giovani concrete prospettive professionali radicate nel territorio. Un'iniziativa che guarda al futuro senza dimenticare le preziose radici della nostra cultura artigianale”.

“Il modello portato avanti da Confartigianato è la strada da percorrere - ha evidenziato Filippo Vagnoli - per costruire un’alleanza ancora più forte tra mondo del lavoro e mondo della scuola e per aiutare nel corretto orientamento degli studenti. Non solo nella riduzione dei livelli di disoccupazione giovanile, ma anche verso fenomeni come quello dei Neet. Ma c’è anche un altro aspetto fondamentale a cui credo questo percorso può andare incontro in maniera positiva - ha proseguito Vagnoli - ovvero il fatto che molte aziende siano in difficoltà nel trovare e selezionare giovani con profili e capacità adeguate. In realtà i giovani queste capacità le hanno, con anni di formazione alle spalle. Poter convertire la propria formazione, innescare meccanismi virtuosi di conoscenza di sé stessi e del mondo, credo sia essenziale al nostro futuro. Grazie alle scuole del territorio che hanno deciso di partecipare a questo percorso di qualità e grazie a Confartigianato per un impegno che vede tante forze in campo di cui andare fieri”.