Che fare se incontriamo un lupo? E se con noi abbiamo il cane? L’esperto risponde

Bozzi, presidente della scuola di Agraria: “Bisogna cercare di allontanarsi rapidamente, ma senza correre, e mantenendo lo sguardo verso l’animale”

Esemplare di lupo

Esemplare di lupo

Firenze, 11 aprile 2023 - Che fare quando ci si dovesse trovare di fronte ad un lupo? È notizia di oggi che una signora, che era in una zona isolata della lucchesia, sia stata morsa da un lupo nel tentativo di difendere il suo cane.

“Il lupo vede il cane come un rivale - spiega Riccardo Bozzi, presidente della scuola di Agraria di Firenze -. Pertanto, l’attacco non era nemmeno motivato dalla volontà di cibarsi”.

Ma cosa fare quando si incontra la fauna selvatica? “In generale - risponde il professore, - bisogna cercare di allontanarsi rapidamente, ma senza correre, e mantenendo lo sguardo verso l’animale”.

Il presidente della scuola di Agraria, Riccardo Bozzi
Il presidente della scuola di Agraria, Riccardo Bozzi

Insomma, mantenere la calma ed indietreggiare il più velocemente possibile. “Capisco che non sia facile, ma scappare di corsa dando le spalle all’animale peggiorerebbe solo la situazione”, dice Bozzi.

Poi, tutto dipende dal contesto. “Molto spesso i predatori quando incontrano un umano tendono a scappare. Ma il discorso cambia se hanno dei piccoli da proteggere. Ad esempio, i cinghiali solitamente sono portati a fuggire via. Ma una scrofa coi suoi cuccioli potrebbe facilmente attaccare per difendere la prole”, spiega il professore.

In linea generale, “quando gli animali si sentono bloccati, chiusi, senza vie di fuga, tengono a reagire”. Anche in questo caso, l’uomo dovrebbe allontanarsi senza correre e dare le spalle all’animale.

Mai affrontarli sul modello di Indiana Jones - mette in guardia Bozzi -. Nel caso della signora di Lucca, capisco perfettamente la sua reazione. Non poteva non difendere il proprio cane”.

Mettersi a urlare? “L’animale potrebbe fuggire, ma anche percepire un pericolo e, dunque attaccare”. Nel dubbio, meglio evitare. Mettere un sonaglio al collo per farsi sentire? “Anche questo non azzera i rischi. Ma può tornare utile”.

“Più che altro - conclude Bozzi, - bisognerebbe anche da noi fare un ampio progetto di educazione ambientale, sul modello degli Usa. Nelle zone in cui ci sono gli orsi, la popolazione è informata. Sa come fare nel caso di un incontro. E vengono venduti spray repellenti ad esempio nelle stazioni di servizio”.