Coronavirus. "Siamo seduti su una polveriera"

Il professore dell’ateneo pisano, Lopalco, mette in guardia “È giusto avere un moderato ottimismo. Ma attenzione: "La corsa del virus rallenta ma le catene di contagio sono aperte"

Il professor Pier Luigi Lopalco, epidemiologo dell’ateneo pisano (foto di Valtriani)

Il professor Pier Luigi Lopalco, epidemiologo dell’ateneo pisano (foto di Valtriani)

Pisa, 30 marzo 2020 – Nessun facile ottimismo: anche se, in base agli ultimi dati che lasciano comunque ben sperare, la corsa del virus sembra rallentare, la prudenza è d’obbligo e mai come in questo periodo l’invito degli specialisti, dei medici e degli scienziati, è quello a non abbassare la guardia e non allentare la presa.

“Sicuramente quello cui stiamo assistendo è un rallentamento nella corsa del virus. Però le catene di contagio sono aperte”. A dirlo è Pierluigi Lopalco, ordinario di igiene all’università di Pisa e responsabile del coordinamento regionale emergenze epidemiologiche dell’Agenzia regionale strategica per la salute e il sociale della Regione Puglia.

Stiamo seduti su una polveriera – aggiunge il professor Lopalco - e basta accendere la miccia e la polveriera scoppia. È giusto avere un moderato ottimismo e vedere la famosa luce in fondo al tunnel però, stiamo attenti, questo non significa che possiamo uscire di casa e far finta che nulla sia successo”. Nel corso di una intervista a proposito del raggiungimento del picco di casi di positività al Covid-19, il professor Pierluigi Lopalco puntualizza: “Su cosa intendiamo per picco - ha spiegato - dovremmo rivolgerci ai dizionari. La curva epidemica sta rallentando - ha aggiunto – ciò significa che ogni giorno si notifica un alto numero di casi ma leggermente inferiori a quelli del giorno precedente. Dal punto di vista strettamente epidemiologico è un buon segno. Però attenzione, perché i casi che si registrano sono ancora tantissimi, quindi le catene di contagio sono ancora aperte, c’è ancora in giro tanta gente infetta che sta infettando gli altri e tutti questi altri a loro volta possono infettare altri ancora”. Pierluigi Lopalco, a proposito del rallentamento nella corsa del virus, dice appunto che è giusto avere dunque un moderato ottimismo, ma la parola d’ordine in questi giorni, come sottolineato dal professore, è quello della massima prudenza e di continuare a rispettare le misure contenitive a salvaguardia di se stessi e della popolazione.  L’obiettivo è infatti quello di vincere definitivamente la battaglia contro il Coronavirus, ma per riuscirci e nel tempo minore possibile, non bisogna abbassare la guardia, e continuare ad attenersi alle prescrizione contenute nel decreto governativo, le cui misure sono volte appunto al massimo contenimento della diffusione del virus.

 

Maurizio Costanzo