TOMMASO BEDINI CRESCIMANNI
Cronaca

Coronavirus, "noi, italiani a Londra, ora siamo dall'altra parte della barricata"

"Guardiamo sbalorditi quello che accade in Italia ma nessuno ci tratta come accade ai cinesi in Italia"

Controlli in aeroporto (Ansa)

Londra, 25 febbraio 2020 - La diffusione del contagio da Covid-19 in Italia? A vederla da fuori non è un bello spettacolo. Intanto il Consolato Generale d’Italia a Londra ha diramato un comunicato rilanciando quello delle autorità britanniche, nel quale si legge che “per chi proviene dal Nord Italia (tutto il paese a nord di Pisa, secondo il limite delineato dalle autorità britanniche), se si presentano sintomi, contattare il servizio sanitario nazionale (NHS n.d.r.) al numero 111 e procedere all’autoisolamento”.

Per chi, invece, proviene dalle zone con presenza di focolaio in Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna, è obbligatorio contattare immediatamente l’111 e provvedere all’autoisolamento anche in assenza di sintomi.

Anche il governo irlandese ha provveduto a diramare un comunicato nel quale sconsiglia ai cittadini del paese del trifoglio di recarsi in Lombardia, Veneto, Emilia Romagna e Lazio e in questo momento le autorità irlandesi stanno considerando l’eventuale sospensione della partita del Sei Nazioni di rugby Irlanda-Italia che si dovrebbe disputare a Dublino il 7 marzo. Mentre i nostri amici e colleghi che provengono da altre parti del mondo chiedono a noi italiani dove siano esattamente Lombardia e Veneto, una delle domande più gettonate in queste ultime ore che ci arrivano sulle chat di WhatsApp dove ci domandano anche se le nostre famiglie stanno bene e sono al sicuro, noi italiani a Londra assistiamo a show poco edificanti.

Supermercati presi d’assalto, scaffali vuoti, corsa alle mascherine e quant’altro. Queste immagini non fanno altro che amplificare la percezione dell’emergenza che sta fronteggiando il nostro Paese in questi giorni dando un’immagine di un’Italia in preda a una crisi di nervi e di panico. E ci chiediamo come sia possibile che in poche ore tutto questo sia potuto accadere.

Adesso ci sentiamo dall’altra parte della barricata e non è una bella sensazione ma, va detto, non stiamo subendo in alcun modo il trattamento che tanti nostri concittadini hanno e stanno ancora, nonostante tutto, riservando ai cinesi nel nostro paese. La cosa che preoccupa maggiormente noi italiani a Londra è quali misure verranno adottate nel prossimo futuro, potremmo scendere quest’estate? Rivedere presto amici e parenti? Potranno i nostri amici e genitori venirci a trovare? Il governo britannico arriverà a bloccare i voli da e per l’Italia così come fatto nei confronti della Cina? Con tutte queste domande cerchiamo di affrontare la vita quotidiana con un occhio sempre pronto a sbirciare gli ultimi aggiornamenti sul nostro smartphone, facendo il tifo tutti quanti, indipendentemente dal colore politico, per chi ha l’incombenza e il dovere di dover gestire questa situazione sperando che si riesca a uscirne il prima possibile.