
Il direttore degli Uffizi, Eike Schmidt
Firenze, 20 aprile 2020 – L’emergenza sanitaria ha chiuso i musei, ma non ferma la cultura. E il direttore degli Uffizi, Eike Schmidt ha annunciato: “Non verrà cancellata una singola esposizione. Già adesso ne abbiamo tre pronte a essere ricalendarizzate. Il giorno successivo alla chiusura, il 9 marzo, avrebbe dovuto aprire la nostra grande mostra dedicata alla pittrice seicentesca Giovanna Garzoni. Questa mostra è già allestita e partirà pochi giorni dopo la riapertura”.
“Abbiamo poi un’altra mostra, sui codici miniati medievali recuperati dal Commando Tutela Patrimonio Culturale dell’Arma dei Carabinieri- ha aggiunto il direttore Schmidt intervistato in streaming dalla stampa estera in Italia - che prenderà avvio nelle settimane successive. E quindi una terza mostra, incentrata sul grande pittore del primo Ottocento, fiorentino ma di importanza europea, Giuseppe Bezzuoli. Ed è la prima grande monografica su questo artista eccezionale, del quale abbiamo comprato cinque opere negli ultimi anni e al quale vogliamo restituire il posto nella storia dell’arte europea, tra neoclassicismo e realismo, che merita. Infine riaprirà, restando prorogata fino a settembre, e se necessario anche per più tempo, la mostra sulle calzature nel mondo classico e la loro influenza nel cinema e nella moda contemporanea”.
“Le visite virtuali in museo non sostituiranno mai le visite reali. Sono due esperienze diverse, che si rafforzano a vicenda. Certo la visita reale deve diventare una esperienza più tranquilla e meditata, non si può venire in museo per fare una foto e scappare. Il cinema non ha distrutto il teatro come si temeva. Sono due forme culturali diverse. Allo stesso modo, nel momento in cui le partite di calcio hanno iniziato a essere trasmesse in tv, questo non ha ridotto gli spettatori negli stadi, anzi, il contrario”. “Tutte le nostre mostre ed iniziative virtuali sono gratis – ha aggiunto il direttore delle Gallerie degli Uffizi, Eike Schmidt, nella videoconferenza con i giornalisti dell’associazione della Stampa estera di Roma -. Questo non significa che in futuro non si possa pensare ad iniziative virtuali molto speciali e circoscritte, che siano a pagamento, ma questo non potrà mai essere una modalità ordinaria con cui gli Uffizi offrono i loro tesori al pubblico, perché sono di tutti", ha concluso Schmidt.
Maurizio Costanzo