Green pass, Giani: "Alle regioni servono ispettori". Bus e tram, il 4% non in regola

Il presidente della Regione: "Tracciamento ok, ma sempre più difficile. Pensare al controllo". Quasi 7mila persone non hanno potuto prendere un mezzo pubblico perché senza certificazione

Eugenio Giani al Mandela Forum

Eugenio Giani al Mandela Forum

Firenze, 26 dicembre 2021 - "Quello che sta venendo fuori è la necessità di pensare al virus anche sotto la forma del controllo, perché cade sempre di più quello che è la possibilità di un rapido tracciamento e lo porrò alla presidenza delle Regioni e ai presidenti della Regioni, noi dobbiamo chiedere che ci venga dato anche personale, ispettori che possano in qualche modo svolgere una funzione di controllo sul rispetto del Green pass che è il vero argine". Lo ha detto oggi il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, a margine della sua visita all'hub vaccinale del Mandela Forum.

"Il tracciamento - ha aggiunto - è fondamentale in questi periodi però significa anche personale, è un meccanismo che dovremo fare nei prossimi giorni con le risorse che io spero il governo possa consentire. Certo - ha detto ancora Giani - in questo caso andiamo a rincorrere una situazione che vediamo ci è esplosa intorno, però lo dovremo fare perché il tracciamento è fondamentale per ricondurre a regolarità il sistema".

Controlli su bus e tramvia: i dati

Sono oltre 168 mila i controlli per il Green Pass eseguiti alle fermate principali dei bus di tutta la Toscana e della tramvia di Firenze. A farli sono stati i 100 verificatori di Autolinee Toscane nelle prime due settimane di obbligo introdotto dal governo il 6 dicembre scorso.

Il risultato (i dati sono completi fino al 19 dicembre e parziali al 21 dicembre) è significativo: il 96% per cento dei passeggeri si è mostrato in regola con l’obbligo del certificato verde “base” necessario per salire sui mezzi pubblici. Una percentuale alta, e ancora più alta rispetto a quella registrata da Autolinee Toscane nel primo giorno del divieto, che era del 91 per cento. In calo, quindi, sono le persone non in regola (dal 9 al 4 per cento), probabile quindi che i controlli dei verificatori che affiancano le forze dell’ordine possano avere un effetto deterrente per chi non ha il Green Pass. Ma soprattutto la percentuale di rifiuti o no Green pass è in fase continua di discesa: al 19 dicembre era intorno al 4,7%, negli ultimi giorni c’è stata una ulteriore diminuzione, nei rifiuti e persone trovate senza Green pass, con la percentuale che è scesa al 4% al 21 dicembre e con un decremento ulteriore sui primi dati dei controlli arrivati fino al 23 dicembre.

Ecco il dato complessivo di tutta la Toscana: su 134.547 passeggeri controllati al 19 dicembre, 3.211 si sono rifiutati di esibire il certificato verde ai nostri verificatori; mentre altri 3.104 hanno dichiarato di non averlo proprio. In totale quindi sono state 6.315 le persone che non sono risultate in regola per poter salire a bordo dei bus o del tram in quel periodo. Se si guardano anche i dati nei due giorni successivi fino al 21 dicembre, i controlli sono saliti a 168.193, con complessivamente circa 6700 rifiuti o no Green pass.

I DATI CITTA' PER CITTA' (clicca qui)

“Siamo orgogliosi dello sforzo che abbiamo attivato per dare il nostro contributo alla prevenzione del contagio da Covid in questo periodo delicatissimo per la salute di tutti, – dichiara il presidente di Autolinee Toscane, Gianni Bechelli – Con la nostra squadra di verificatori abbiamo svolto un lavoro significativo e mai fatto prima per sostenere le forze dell’ordine, così come ci è stato chiesto dalle prefetture toscane. Continueremo a farlo in uno spirito di collaborazione e di responsabilità, anche a tutela della sicurezza dei nostri passeggeri.I controlli da soli sono importanti, ma non bastano. È necessario che anche gli utenti del trasporto pubblico abbiano un atteggiamento responsabile per l’intera collettività, così come prescritto dalle norme nazionali”.