Conto corrente spiato (foto repertorio)
Siena, 13 marzo 2022 - Il conto corrente è una delle cose più ’segrete’, per così dire, di ogni famiglia. Quello a cui gli anziani tengono come se fosse un ’figlio’, registrando cambiamenti del saldo al centesimo. E quando viene accreditata la pensione. Una cartina tornasole della salute economica di una famiglia, ma al contempo delle sofferenze che magari ha dovuto sopportare per una dolorosa malattia.
Insomma, qualcosa di molto intimo e privato. Facile immaginare che sono rimaste di stucco due persone quando hanno scoperto, dalla banca che si è comportata in maniera corretta e professionale, che qualcuno aveva acceso in sostanza i riflettori sul loro conto corrente. Questa la vicenda al centro di un processo che è iniziato nei giorni scorsi al tribunale di Siena dove si accusa una dipendente di banca, di avere in sostanza effettuato un accesso abusivo al sistema telematico ed informatico dell’istituto per cui lavora. Era stata contestata alla donna, che vive in un paese della Valdichiana, anche l’aggravante di aver abusato della sua condizione di operatore del sistema ma in fase di udienza preliminare questa è caduta.
Secondo quanto ricostruito dalla procura sullo sfondo della vicenda ci sarebbero tensioni che vanno avanti da lungo tempo per questioni di vicinato in quanto l’impiegata e le parti offese, assistite dall’avvocato Vincenzo Bonomei, vivono nel medesimo condominio.
Sarà l’istruttoria dibattimentale con le testimonianze a chiarire se è stato commesso un reato in quanto la bancaria avrebbe violato le disposizioni interne dell’istituto che delimitano la materia della salvaguardia dei dati personali. E questo perché, sempre secondo l’accusa, in alcune occasioni avrebbe formulato delle interrogazioni al sistema per prendere informazioni relative al conto corrente delle parti offese per ragioni che non avrebbero avuto attinenza con il lavoro. Sarebbe iniziato tutto nel 2016, proseguendo fino al 2018.
La.Valde.