Firenze, inaugurato il Consolato d’Israele: Nardella-Salvini, polemica sul caso Segre

Botta e risposta tra il sindaco e il leader della Lega

L'inaugurazione del consolato di Israele a Firenze (New PressPhoto)

L'inaugurazione del consolato di Israele a Firenze (New PressPhoto)

Firenze, 13 novembre 2019 – E' stato inaugurato il Consolato onorario d’Israele a Firenze. All’evento, intitolato ‘Italia-Israele: un legame nella storia’, che si è tenuto presso l’altana di Palazzo Strozzi, condotta da Annalisa Chirico, giornalista e presidente di ‘Fino a prova contraria’, hanno preso parte, tra gli altri, il sindaco di Firenze Dario Nardella e il segretario della Lega, Matteo Salvini. “Sempre per sempre vicino al popolo di Israele – ha detto Salvini -.Il consolato a Firenze è presidio di libertà, democrazia e commercio, in un momento in cui, in Europa, Israele viene isolata nel silenzio generale”.

E non è mancato un botta e risposta a distanza tra Salvini e il sindaco di Firenze. “La presenza di Salvini a Firenze per questa occasione suona come una provocazione? Io non ci trovo nulla di singolare: è un libero cittadino e può fare ciò che vuole – ha detto Nardella -.Mi auguro che la sua presenza qui possa significare come un gesto di ripensamento rispetto all’atteggiamento che i suoi parlamentari hanno avuto nei confronti di Liliana Segre”. Non si è fatta attendere la risposta di Salvini: “Ho poco da imparare. Dal presidente Netanyahu ho ottenuto un ringraziamento come grande amico d’Israele”. Quanto alle polemiche sulla cittadinanza onoraria alla Segre? “Né pro e né contro, basta che non se ne faccia un uso strumentale”. E sul pericolo razzismo replica: “Sono contro ogni forma di violenza. Il Pd scambia per razzismo quello che per me è legittima difesa. Nel momento in cui non c’è tutto per tutti, bisogna mettere avanti fiorentini e toscani”. Quanto all’associazione eversiva tra Siena e Firenze scoperta dalla Procura, che aveva tra i suoi obiettivi anche la moschea di Colle Val d’Elsa, sul pericolo nazismo Salvini puntualizza: “Non penso ci sia pericolo nazismo né comunismo. Ci sono degli idioti da a una parte e dall’altra, che sono nostalgici della violenza, ma in Toscana non c’è rischio di estremismo né nero né rosso. O sono delinquenti o persone da curare. Finchè sono stato ministro dell’Interno, posso ribadire che tutto è sotto controllo. Domani ad esempio dovrò andare a Bologna e, non Bologna, ma pochi facinorosi vogliono impedire la mia presenza. È un mio diritto essere lì”. E sulla proposta di munire di fucili semi automatici la Polizia municipale, Salvini afferma: “Intanto le forze dell’ordine saranno presto munite di pistole elettriche”. 

All’inaugurazione del Consolato sono intervenuti l’ambasciatore d’Israele in Italia, Dror Eydar, il console d’Israele per Toscana, Emilia Romagna e Lombardia, Marco Carrai, il sindaco Dario Nardella, il presidente del Jewish Economic Forum, Jonathan Pacifici, e la responsabile europea del Jerusalem Center for Public Affairs, Fiamma Nirenstein. “La vicinanza allo stato di Israele e al popolo ebraico è per me motivo di orgoglio - dichiara il neoconsole Marco Carrai - Sento il popolo e la cultura ebraica come la mia seconda pelle. Ed è straordinario come un Paese in perenne equilibrio tra la pace e la guerra, circondato da nemici che lo vorrebbero vedere distrutto, sia uno dei posti più all’avanguardia nei settori tecnologici e culturali. Il popolo ebraico è riuscito a vincere tutte le persecuzioni, seppure a caro prezzo, e noi dobbiamo continuare a difenderlo dagli inaccettabili pregiudizi che ancora oggi vengono quotidianamente espressi”.