ANGELA BALDI
Cronaca

Chiede sesso alle ragazzine di fronte a scuola, assolto dal giudice

La vicenda di un manovale, difeso dall’avvocato Rappuoli, che nel 2016 approcciava dodicenni promettendo denaro in cambio di prestazioni

tribunale

Arezzo, 19 aprile 2023 – Chiedeva prestazioni sessuali alle ragazzini di fronte a scuola. E’ stato assolto in primo grado il rumeno oggi 39enne che era accusato di molestie nei confronti di alcune minori. Ieri l’uomo difeso dall’avvocato Niki Rappuoli è stato assolto dal giudice Giulia Soldini perché il fatto non sussiste in ragione della inidoneità delle condotte a raggiungere la soglia di rilevanza penale per il tentativo di atti sessuali su minore.

Al tribunale di Arezzo l’udienza preliminare si è conclusa con l’assoluzione dopo che il giudice ha verificato che non c’era la possibilità di arrivare una vera condanna del reato. Un tipo di condotte che secondo la Cassazione sono inidonee perché non hanno capacità di convincimento e di coinvolgimento del minore. Di fatto le ragazzine in questione, oggi tutte maggiorenni, non hanno mai preso in considerazione le richieste dell’uomo. I fatti risalgono ad alcuni anni fa quando lo straniero si sarebbe appostato di fronte a due scuole medie cittadine e avrebbe avvicinato delle ragazzine, a volte con una battuta, altre avanzando subito una richiesta esplicita: sesso in cambio di soldi. Spaventate le ragazzine si erano dileguate e a casa avevano raccontato tutto ai genitori. Sono partite di qui le denunce nei confronti del 39enne. L'uomo, manovale di professione, all'epoca dei fatti lavorava in cantieri nei pressi degli istituti scolastici e all'ora d'ingresso o di uscita avrebbe tentato gli approcci.

La vicenda risale al 2016. Quattro gli episodi che venivano contestati. Uno avvenne nel settembre di sette anni fa, quando l'uomo si avvicinò a una 13enne e le offrì 500 euro chiedendole una prestazione sessuale. Il secondo risale al mese successivo, ottobre 2016, quando avrebbe importunato un'altra 13enne che stava raggiungendo un'amica per entrare a scuola e le avrebbe offerto "mille euro come corrispettivo di una prestazione". Sempre lo stesso giorno avrebbe seguito una ragazzina cercando di parlarle, ma in quel caso l'adolescente riuscì a liberarsi della sua presenza. Infine di fronte a una scuola del centro, lo stesso avrebbe di nuovo offerto mille euro, stavolta a una 12enne. Gli episodi vennero raccontati ai genitori che subito sporsero denuncia contro l'allora 32enne. Dopo alcune indagini, coordinate dalla Pm Laura Taddei, la procura ha chiesto il rinvio a giudizio dell'uomo. Ieri di fronte al gip Giulia Soldini e alla pm Greco a rappresentare la Procura, si è svolta la prima udienza preliminare, dopo il precedente rinvio per un difetto di notifica. L'uomo, assistito dal legale Niki Rappuoli, si era detto "dispiaciuto di quanto avvenuto" e di aver "tentato quegli approcci in un momento difficile della sua vita", ieri l’assoluzione perché il fatto non sussiste in ragione della inidoneità delle condotte a raggiungere la soglia di rilevanza penale.