Il 10 agosto 1810 nasce Cavour, l’uomo dell’Italia unita

Lo statista piemontese si mosse in campo politico più di ogni altro per conseguire l’unità nazionale

Camillo Benso, conte di Cavour

Camillo Benso, conte di Cavour

Firenze, 10 agosto 2022 – Era il 10 agosto del 1810 quando nacque a Torino Camillo Benso, conte di Cavour, da una famiglia aristocratica piemontese. Come figlio cadetto era stato destinato alla carriera militare, ma ben presto abbandonò l’esercito per dirigere l’azienda agricola paterna. Sin da giovane Cavour aveva compiuto viaggi soprattutto in Francia e in Inghilterra, due Paesi per i quali nutriva una forte ammirazione per i loro ordinamenti politici liberali e per le attività industriali che in essi fervevano.

Del resto il Regno di Sardegna dipendeva politicamente e culturalmente dalla Francia. L’Italia per i torinesi non giungeva oltre la pianura padana e la stessa Milano per un piemontese era più lontana di Lione o Ginevra. Negli ambienti culturali e politici del Piemonte si parlava il francese, mentre l’italiano fu accettato solo più tardi. Lo stesso Cavour preferiva scrivere in francese, tanto che quando era Primo Ministro, i suoi scritti in italiano dovevano essere rivisti e corretti dei suoi collaboratori. Nella sua tenuta agricola di Leri, Cavour aveva cercato di introdurre quelle innovazioni tecniche che aveva tanto ammirato all’estero: la rotazione delle colture, i moderni sistemi di irrigazione, l’allevamento intensivo, nuove macchine per la lavorazione del riso e della barbabietola da zucchero. Grazie alla sua attività commerciale e bancaria divenne uno degli uomini più ricchi del Piemonte.

Ben presto il giovane Cavour, da liberale moderato, si impegnò anche nella vita politica, con la pubblicazione del giornale il ‘Risorgimento’. Nei suoi articoli sosteneva la necessità di introdurre in Italia riforme civili e economiche avendo come modello la società inglese e francese. Esprimeva le idee e gli interessi di una borghesia moderata che, il nome della proprietà privata, era decisamente contraria alle rivoluzioni e all’insurrezione democratica. Tuttavia, secondo Cavour, le idee di Mazzini e dei socialisti non si sconfiggevano con l’assolutismo e con un ritorno al passato, bensì con una moderata e pacifica politica di riforme. Nel 1850 divenne ministro dell’agricoltura e poi anche delle finanze e del commercio nel governo guidato da Massimo d’Azeglio. Appena due anni dopo ottenne l’incarico di Primo Ministro. Fece approvare dal parlamento piemontese importanti riforme che trasformarono in regno di Sardegna nello stato più moderno e liberare l’Italia.

In campo economico, con la firma dei trattati commerciali con diversi Paesi europei, fece ridurre drasticamente le tariffe doganali. Fece inoltre aumentare i finanziamenti pubblici per la costruzione di ferrovie, strade, canali, tra i quali il celebre ‘canale Cavour’ avviato nel 1857, che avrebbe trasformato le province di Novara e Vercelli in due delle zone più produttive d’Italia. Per allacciare stretti collegamenti commerciali con la Francia furono iniziati i lavori della galleria del Frejus, mentre Genova, collegata alla pianura padana con la ferrovia, cresceva la sua importanza come scalo marittimo anche per la navigazione internazionale. Ma il processo di crescita economico e sociale avviato, aveva senso per lo statista solo con la creazione di uno Stato unitario.

Nasce oggi

Jorge Amado nato il 10 agosto 1912 a Itabuna, Bahia. Grande e pluripremiato scrittore brasiliano, da molte delle sue opere sono stati tratti film e serie televisive. Ha scritto: “L’amore è come un manto di velluto che ricopre le imperfezioni dell’umanità”.