REDAZIONE CRONACA

Cambio di vertice per il Polo industriale Lionello Bonfanti

E' Giorgio Del Signore il nuovo presidente che sostituisce Eva Gullo giunta, dopo nove anni, alla scadenza del mandato

Il Presidente con alcuni membri del consiglio d'amministrazione

Figline Incisa Valdarno, 25 Luglio 2018 - Cambio al vertice presso il Polo Lionello Bonfanti, l’incubatore d’impresa fondato da Chiara Lubich e centro italiano dell’Economia di Comunione. Dopo un decennio, circa, Eva Gullo lascia il passo al nuovo Presidente Giorgio del Signore. La naturale scadenza di mandato ha quindi visto questo novità oltre il rinnovo del consiglio di amministrazione e l’approvazione del primo Bilancio di impatto della Benefit dopo la sua trasformazione avvenuta il 13 maggio 2017. Tanti i progetti e le idee che guardano al futuro dell’Edc sia sul territorio che oltre. A poche settimane dalla sua nomina abbiamo parlato con il nuovo presidente del futuro del Polo:

Nell'attuale contesto economico si trova a ricoprire un ruolo importante per l'Economia di Comunione. Quali saranno i primi passi per il futuro e come intende procedere?

Nel contesto odierno, purtroppo, le diseguaglianze sociali ed economiche continuano a crescere e dalle stesse emergono chiaramente molteplici forme di sfruttamento e prevaricazione,che sono anche le principali cause della crisi del sistema. In questo scenario, per fortuna, sono in aumento anche le persone e le organizzazioni produttive che comprendono l’immenso potenziale innovativo dell’idea e del progetto di un’economia di comunione. Essa appare sempre più come innovazione culturalesociale ed economica, capace di evolvere il sistema e aiutarci a recuperare quell’orizzonte di sostenibilità (non solo economica) che parte dalla qualità delle relazioni. L’invito rivoltoci da Papa Francescolo scorso anno, in aula Paolo VI, risulta molto chiaro: “Bisogna puntare a cambiare le regole del gioco del sistema economico-sociale”! Di conseguenza, una sfida prioritaria per tutto il sistema EdCritengo sia quella organizzativa: dobbiamo renderci capaci di offrire a ogni impresa, organizzazione, persona e comunità che desidera partecipare attivamente questo processo di cambiamento,la possibilità di prendervi parte con semplicità e immediatezza. Il Polo Lionello Bonfanti ha in tutto ciò un ruolo di primo piano, derivante dal alcune sue peculiarità.

Con la sua nomina anche il CDA del Polo è cambiato e cresciuto?

Esattamente. Il nuovo CdA si compone di nove membri, con competenze di alto profilo, anche molto diversificate. Direi in aggiunta che si tratta soprattutto di persone che credono davvero nell’EdC e capaci tanto di visione quanto di gioco di squadra. Ci sono quindi tutti i presupposti per raggiungere risultati importanti, insieme.

Molte sono le sfide in abito economico ma molte possono essere anche le opportunità. Ha già in mente qualcosa di preciso?

Certamente, sono opportunità di cambiamento, insieme all’EdC, anche le numerose e bellissime esperienze di vita civile e di comunità di cui è piena l’Italia. Occorre ritrovare con ciascuna di esse la dimensione dell’essere insieme per vedere meglio l’insieme, partendo dall’economia, perché la dimensione economica è quella da cui prende vita la comunità e la qualità delle sue relazioni. Le grandi sfide economiche del tempo presente credo ci suggeriscano pertanto che è arrivato il momento di progettare insieme una diversa qualità del vivere sociale, ma per far questo occorre costruire esperienze economiche e di vita civile, sociale e comunitaria “credibili”, che raggiungano anche una certa massa critica. Siamo su questa strada, in dialogo con ogni persona e organizzazione orientata al bene comune.

 

Come pensa di poter incrementare il rapporto e la sinergia tra Polo Lionello il territorio, il paese ed il campo internazionale?

Si, il Polo Lionello è luogo di grandi aperture e da esse deriva un numero altrettanto grande di portatori di legittimi interessi. Per guardare a ognuno di essi in modo adeguato ed equilibrato, credo dobbiamo partire col guardare ciascuno dalla prospettiva delle specificità del Polo Lionello e della missione per cui è nato. Gli interscambi che vogliamo attivare in taluni casi possono anche nascere come semplici operazioni di mercato (che può essere anche luogo di relazioni belle e importanti), ma l’obiettivo resta quello di coinvolgere ogni stakeholder nel processo di cambiamento di cui parlavamo poc’anzi.    

Sul piano della formazione, che guarda a questo specifico modo di fare economia, ha in mente nuove strade e collaborazioni?

Si, è allo studio un nuovo progetto formativo che vorremmo lanciare su larga scala e che verrà presentato, insieme ad altre novità, nel grande evento che stiamo preparando al Polo Lionello Bonfanti per venerdì 28 settembre. È un progetto che sarà frutto di molteplici collaborazioni.

 Quali sono stati i risultati positivi fino ad oggi e quali le cose che andranno sicuramente riviste?

Il Polo Lionello Bonfanti ospita insieme a molte aziende anche diverse organizzazioni dell’EdC (AIPEC, SEC, MECC, EoC-IIN, OPLA, Associazione Lionello Bonfanti, ecc.) nate negli ultimi anni per gestire specifici ambiti del cambiamento economico. Queste realtà, insieme al Polo che le ospita, devono ora migliorare il modo di porsi verso i territori del nostro Paese: devono mostrare ancor di più il loro essere sistema, anche se ognuna ha le sue specificità e gestione autonoma.

I poveri, chi ha bisogno di un lavoro, i giovani, le imprese in difficoltà: ha in mente qualcosa per affrontare queste odierne e difficili questioni?

L’EdC ci porta come prima cosa a cambiare il modo con cui vediamo l’economia, il mercato, il nostro lavoro, la figura dell’imprenditore, ecc. A partire da questo cambiamento culturale, in questi anni abbiamo visto nascere modi nuovi di affrontare le sfide economiche e sociali, ma è importante al punto in cui siamo arrivati, diffondere, soprattutto tra i giovani, una forte propensione imprenditoriale orientata all’economia civile e di comunione. Il 28 settembre parleremo anche di questo, al Polo Lionello Bonfanti, con tutto il sistema EdC.

Antonio Degl’Innocenti