Pier Francesco De Robertis
Cronaca

Calcio, un miele avvelenato

Il direttore della "Nazione" risponde ai lettori

Pier Francesco De Robertis, direttore della "Nazione"

CARO DIRETTORE, Luciano Moggi fu dipinto come un delinquente, un ladro, un mafioso del calcio italiano. Ora è scoppiato lo scandalo della Fifa di Blatter, indagato dall’Fbi. Anche Lotito è indagato, e se ci mettiamo il calcioscommesse Moggi bisognerebbe farlo santo subito. Chi è senza peccato scagli la prima pietra. 

Giuliano Perboni

 

CARO PERBONI,il pallone è un universo di interesse e di interessi planetario e si sa che le mosche vanno dove c’è il miele. E il miele in questo caso era un miele avvelenato. E’ un peccato, perché il pallone è anche un condensato di passioni, e dispiace sapere che tanta energia positiva come quella che sale da uno stadio di calcio durante una partita è male indirizzata, perché c’è chi ha organizzato illecite speculazioni di cui il mondo intero è ignaro. E’ difficile dire chi è più colpevole tra i tanti personaggi che lei cita, anche perché le accuse o sono diverse o non sono state ancora provate, ma certo l’immagine complessiva che esce da questi ultimi anni è devastante. Quando assisto a una partita mi piace pensare che l’esito finale non sia condizionato da niente e da nessuno, e così se perderò la sconfitta sarà meglio accettata. Altrimenti invece che allo stadio vado alle corse di cavalli. Sperando che non siano truccate anche quelle.